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Audiolibri, Apple lancia le voci narranti artificiali

 

 
La app Books si arricchisce di una sezione dedicata alla IA che permette all'azienda (e ai lettori) di risparmiare sui costi delle "voci". Dovremo dire addio per sempre a intonazioni profonde, sussurri e letture interpretate? Il mercato, sempre più in crescita, potrebbe cambiare in maniera definitiva. Ecco come

Addio voci profonde, sussurri e letture interpretate. Il futuro degli audiolibri, mercato sempre più in crescita, potrebbe cambiare in maniera definitiva dopo la decisione di Apple di lanciare un nuovo catalogo di titoli la cui voce narrante non è quella di una persona reale, ma il prodotto dell'intelligenza artificiale. 

La app Books di Apple si è arricchita del nuovo menù "Narrazione basata su intelligenza artificiale": aprendolo compare un catalogo di titoli in lingua inglese descritti come "narrati da una voce artificiale basata su un narratore umano". Costano in media dieci-dodici dollari in meno rispetto ai 14,99 di quelli letti dall'autore o da una voce narrante professionista. In gran parte sono romanzi o saggi non di primo piano, ma Apple punta ad abituare i lettori per poi salire di livello. Per coloro che vogliono sottoporre il proprio ebook da leggere, ci sono due opzioni: si può scegliere tra la voce baritonale adatta per i romanzi di "Jackson" o quella da soprano di "Madison". Oppure "Helena", tono tendente al neutro più adatto ai saggi, o la voce di "Mitchell". In pratica, è "Siri" che legge i libri al posto nostro, o i nostri libri. A patto che siano in inglese. 

L'iniziativa era stata messa in calendario per metà novembre, ma il caos in cui sono piombati prima Meta e poi Twitter ha convinto il colosso hi-tech a rimandare il lancio di alcune settimane per non attirare ulteriore attenzione su un settore già fin troppo sotto i riflettori. L'uso di voci narranti artificiali sta già sollevando polemiche. Apple viene accusata di voler mettere le mani in maniera scorretta su una fetta di mercato in fortissima espansione: lo scorso anno le vendite di audiolibri sono salite del 25 per cento, producendo un fatturato di oltre un miliardo e mezzo di dollari. E, secondo gli analisti, entro il 2030 il settore potrebbe valere più di 35 miliardi di dollari. 

Stando a come l'azienda di Cupertino si è mossa per arrivare al risultato finale, qualche dubbio sulla trasparenza dell'operazione è venuta. Da mesi Apple, senza rivelarsi apertamente, aveva contattato autori e editori indipendenti, alcuni anche in Canada, per proporre la lettura dei libri attraverso l'intelligenza artificiale. Agli autori sono stati promessi la copertura dei costi e i diritti sulle vendite, agli editori è stato chiesto di firmare un accordo di riservatezza. Non tutti però si sono lasciati convincere: "Il libro narrato - ha detto al Guardian David Caron, co-produttore canadese di audiolibri - è una cosa diversa da quello stampato, ma è sempre una forma d'arte".

La mossa di Apple è anche un colpo basso al rivale Amazon, con cui divide la proprietà di Audible, piattaforma leader nel settore degli audiolibri. E preoccupa Spotify, la app per scaricare musica e contenuti audio, che ha appena lanciato un catalogo di 300 mila titoli da ascoltare riservato ai propri utenti.

Via https://www.repubblica.it

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