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Al via la WWDC: domani Apple svela i nuovi sistemi operativi per Mac, iPhone, Watch e Tv

Ecco le ultime indiscrezioni, dal Project Marzipan al nuovo software che renderà lo smartwatch più indipendente dell’iPhone. E quest’anno segnerà la fine di iTunes per come lo conosciamo




Prenderà il via il 3 giugno con il consueto keynote di Tim Cook la Worldwide Developer Conference (Wwdc), la conferenza annuale degli sviluppatori di Apple. A San Jose, in California, sono attesi cinquemila creatori di app, pronti a scoprire le novità dei sistemi operativi che daranno forma agli iPhone e Mac che verranno, modificandone aspetto e funzioni. È l’occasione per la Mela per puntare sul settore dei servizi sempre più vitale in un momento in cui le vendite di iPhone calano e le prospettive con la Cina non sono rosee.

Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Apple dovrebbe dare l’addio ad iTunes, il negozio online inaugurato nel 2001 che ha cambiato la musica su internet. La piattaforma monolitica che conosciamo sarà smembrata in tre differenti app (Musica, Podcast e Tv) grazie ad un aggiornamento del sistema operativo per computer macOS. Invece iOS13, che arriverà in autunno su iPhone e iPad, dovrebbe portare la novità del “dark mode”, lo sfondo scuro che affatica meno la vista e consuma meno batteria, già adottato da Twitter e Messenger (e dal Mac). Sull’iPad sono attese poi nuove funzioni e forse anche la compatibilità con mouse e trackpad, per favorire l’utilizzo del tablet in ambito lavorativo. 

Passando ai computer, alcuni rumors ipotizzano la presentazione di un aggiornamento dei pc professionali Mac Pro. A essere aggiornato sarà anche il sistema operativo dell’Apple Watch, che finalmente dovrebbe monitorare il sonno. L’orologio dovrebbe anche farsi più indipendente dall’iPhone, ad esempio consentendo di scaricare app senza passare dal telefono.
Nel campo dei servizi, Apple potrebbe fornire più dettagli su Arcade, la piattaforma di videogiochi in abbonamento e su Apple News +, per leggere in Nord America 300 giornali e riviste a 10 dollari al mese. E in estate arriverà una carta di credito. Gli sviluppatori aspettano nuovi dettagli anche su «Project Marzipan», svelato un anno fa, che in futuro renderà possibile sviluppare un’unica app compatibile con iPhone, iPad e computer Mac.

L’appuntamento cade anche in un periodo di critiche all’App Store, il negozio di app di Cupertino. Spotify ha accusato la compagnia davanti all’Antitrust Ue di abusare del controllo sulle applicazioni. Alla sbarra c’è la quota del 30% che Apple incassa sulle vendite in-app di beni e servizi digitali, quota contestata anche da Netflix ed esaminata dalla Corte Suprema, che ha dato il semaforo verde a una causa dei consumatori: la società abuserebbe della posizione dominante per gonfiare i prezzi delle app. Alle accuse Apple è tornata a replicare anche in questi giorni, sottolineando tra l’altro che gli sviluppatori, ad oggi, hanno guadagnato oltre 120 miliardi dalla vendita di beni o servizi digitali. 

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