I prossimi iPhone avranno batterie migliori
Secondo un noto analista, gli smartphone Apple del 2019 avranno
un’autonomia migliore e una funzione per la ricarica senza fili inversa
di altri dispositivi, come Samsung S10 e Huawei P30 Pro
Per quanto la qualità delle fotocamere, il software, l’ecosistema e il design siano tutti elementi che contribuiscono a far scegliere uno smartphone rispetto ad un altro, ci sono almeno altri due fattori importanti che gli utenti tengono spesso di conto: il prezzo e la batteria. Sul prezzo, Apple non è mai scesa a compromessi: i suoi sono e rimangono prodotti che dominano la fascia alta del mercato e anche per il 2019 non ci sono indicazioni di un cambio di rotta.
La batteria, invece, è un tema controverso: gli iPhone di ultima generazione riescono a ottenere una buona autonomia grazie a un’ottimizzazione del software talmente efficace da permettere ad Apple di contenere notevolmente le dimensioni dell’unità di carica. Nell’ambito delle batterie, però, al volume dell’accumulatore equivale necessariamente una maggiore autonomia, come dimostrano le prestazioni monstre di certi concorrenti cinesi.
Quest’anno qualcosa potrebbe cambiare e anche Apple
implementerà sui suoi prodotti di punta batterie più voluminose.
L’aumento dell’autonomia media sarà un’utile conseguenza della nuova
scelta progettuale, ma non è il motivo che ha spinto gli ingegneri Apple
a superare l’annosa reticenza a implementare unità di carica ad alta
capienza. L’aumento della capacità delle batterie sarà infatti
necessario principalmente per supportare la nuova funzione di ricarica
wireless inversa, che arriverà su tutti i modelli. Lo sostiene Ming-Chi Kuo, analista finanziario famoso per le sue previsioni (quasi) sempre azzeccate sulle strategie future dell’azienda di Cupertino.
Kuo lo chiama “bilateral charging”, che si potrebbe
tradurre ricarica bilaterale. Altri concorrenti - come Huawei, prima ad
introdurre questa tecnologia sul Mate 20 Pro) lo chiamano “reverse
charging” (con una dicitura che per ricorda più che altro una pratica
fiscale intracomunitaria). Terminologia a parte, la funziona è la
stessa: con la “ricarica bilaterale” lo smartphone è in grado di
ricaricare un dispositivo (compatibile con la ricarica wireless Qi)
appoggiato sul retro della scocca. L’esempio di utilizzo più semplice da
immaginare è la ricarica veloce delle nuove AirPods
con custodia wireless, ma tecnicamente il sistema può essere usato
anche per ricaricare un altro telefono (anche se molto, molto
lentamente).
Nello specifico, dice ancora Kuo, il modello di iPhone da
5,8” avrà una batteria più grande del 20/25%, mentre il modello da 6,5”,
che già vanta un’unità di carica più voluminosa, vedrà crescere la
capacità del 10/15%. Solo il successore dell’iPhone XR, conclude
l’analista, godrà di un aumento di volume della batteria marginale,
attorno allo 0,5%.
Apple non rivela le dimensioni in mAh delle batterie degli
iPhone, ma secondo dati non ufficiali, derivati dall’analisi dei
componenti, iPhone XR monta una batteria da 2942mAh (milliampereora),
mentre le unità di carica di iPhone XS e iPhone XS Max hanno una
capacità rispettivamente di 2658 e 3175 mAh.
Via lastampa.it
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