Apple: 2,5 miliardi spesi in iniziative ambientali, superato l’obiettivo del 100% di energia rinnovabile
In anticipo sugli obiettivi “green”. Apple registra un passo in avanti ulteriore nel suo piano
di utilizzare energia rinnovabile al cento per cento, dagli uffici
ai negozi passando però anche per la filiera dei produttori e fornitori.
In questa strategia il ruolo dei fornitori dell’azienda - soprattutto
in Cina e in Asia in generale - è fondamentale. Per cui l’annuncio che
il numero di quelli che stanno lavorando per portare l’uso dell’energia
elettrica rinnovabile all’interno dei loro impianti è raddoppiato
nell’ultimo anno, arrivando a 44, fa accelerare la strategia “green”
dell’azienda. L’obiettivo che Apple si era pubblicamente data
, cioè di arrivare a 4 Gigawatt di energia elettrica da fonti
rinnovabili entro il 2020 è adesso ampiamente superato: con l’assetto
attuale infatti si arriverà nel 2020 a 4 Gigawatt.
L’azienda non ha mai rallentato la sua cavalcata verso il
“green”, avviata già ai tempi di Steve Jobs, che aveva presentato una
visione innovativa di come si dovesse procedere. Anziché utilizzare le
metriche (riduttive) comuni alle pratiche di mercato, l’azienda aveva
deciso di utilizzare standard più elevati che comprendessero l’intera
carbon footprint dell’azienda: tutti gli uffici, magazzini e negozi (e
questo obiettivo è già stato raggiunto da Apple) e tutti i fornitori.
Sia nella fase di produzione che di gestione e smaltimento dei prodotti,
quindi delciclo di vita end-to-end
di qualsiasi prodotto. I fornitori rappresentano infatti il 74%
della carbon footprint dell’azienda e il programma Supplier Clean Energy
Program serve ad aiutarli nella transizione verso fonti rinnovabili e
un consumo più efficiente.
Il punto centrale è la presenza dei fornitori. “Ogni volta -
dice la vicepresidente di Ambiente, politiche e iniziative sociali di
Apple, Lisa Jackson – che uno dei nostri fornitori si unisce a noi nei
nostri sforzi per affrontare i cambiamenti climatici, ci avviciniamo a
un futuro migliore per la prossima generazione. Abbiamo reso prioritario
ritenere i nostri fornitori responsabili degli stessi standard
ambientali che osserviamo noi stessi e sperare che la nostra
collaborazione mostri agli altri ciò che è possibile fare in questo
settore. Mentre siamo orgogliosi del nostro annuncio di oggi, non
smetteremo di guidare il cambiamento all’interno del nostro settore per
sostenere la transizione verso l’energia pulita che avviene a livello
globale».
Apple ha anche espanso ulteriormente le sue iniziative
promozionali per i suoi fornitori soprattutto in Asia, con il suo Clean
Energy Portal aiuta i fornitori a identificare delle risorse energetiche
rinnovabili a livello globale mentre sono già 100 i fornitori che si
sono registrati per questa iniziativa. Inoltre, Apple lo scorso anno ha
presentato il primo fondo di investimento al mondo per dieci dei suoi
fornitori che serve a finanziare energia rinnovabile.
L’azienda in un comunicato ha anche annunciato dei
progressi significativi con il completamento del piazzamento su mercato
del “Green bond” da 2,5 miliardi di dollari annunciato precedentemente,
che ha contribuito a 40 iniziative ambientali nel mondo. Alcuni di
questi servono ad Apple stessa: a gennaio 2019 infatti circa il 66%
dell’energia elettrica proveniente da progetti che utilizzano fonti
rinnovabili è stata finanziata attraverso questo fondo. I “Green bond”
finanziano anche altre aree di ricerca, tra le quali progetti di
impianti solari sui tetti in Giappone, riciclo delle acque in Oregon e
lo studio di una lega di alluminio riciclata al cento per cento che
viene attualmente utilizzata nella produzione dei MacBook Air e dei Mac
mini, riducendo l’impatto ambientale nella produzione di queste
macchine.
Via lastampa.it
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