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E liberaci dal cavo. La battaglia di Apple per il trionfo del wireless passa per AirPower

I nuovi iPhone sono dotati di ricarica senza fili: una tecnologia non nuova, ma che ora potrebbe diventare di uso comune. Ecco perché




Nel video di presentazione dell’iPhone X, Jonathan Ive ha parlato di come Apple si stia sempre più avvicinando all’idea platonica dello smartphone. Tutto schermo, niente bordi, niente tasti. E niente cavi: lo scorso anno l’iPhone 7 ha decretato la fine di quello delle cuffie, nel 2017 è la volta di quello per caricare la batteria. La ricarica senza fili era attesa da tempo sullo smartphone Apple, dopo che molti concorrenti da impiegano da anni nei loro modelli di punta. Già nel 2009 il Palm Pre aveva un accessorio per la ricarica wireless, e una tecnologia simile era usata da Braun per gli spazzolini elettrici Oral-B da metà degli anni Novanta. Solo nel 2012 arrivò lo standard Qi, oggi il più diffuso, con oltre 200 milioni di apparecchi compatibili in tutto il mondo. Tra i primi smartphone ad adottarlo, i Lumia 820 e 920 di Nokia.


IL FUTURO È SENZA CAVI
Apple ha lavorato sullo standard Qi, ridefinendone le specifiche per renderlo più potente e veloce. Perché è vero, oggi la ricarica senza fili è disponibile su diversi dispositivi, senza grandi aggravi di dimensioni o di costi, ma per ogni apparecchio serve una base, a sua volta collegata con un cavo a un alimentatore. E questo, anziché semplificare un’operazione noiosa ma indispensabile, la rende più complessa: che senso ha viaggiare con caricabatteria, cavo e base wireless se posso usare solo i primi due?

AirPower di Apple, presentata insieme ai nuovi iPhone ma disponibile solo dal prossimo anno, è una piattaforma su cui ricaricare contemporaneamente diversi dispositivi usando un solo cavo e un solo alimentatore. In materiale plastico bianco, ha un design discreto, che non stona con nessun arredamento. Il vantaggio estetico e funzionale è immediato: un solo cavo, al posto del solito caos di fili bianchi, neri e colorati. Tra i prodotti di Cupertino, è compatibile con iPhone 8 e X, Apple Watch e AirPods. Per questi serve una nuova custodia che abbia all’interno il circuito per la ricarica: non si sa quando arriverà né se sarà inclusa come standard nella prossima versione degli auricolari Apple.


COME FUNZIONA
Basta posizionare AirPower su una superficie qualsiasi (meglio piana, ci è sembrato piuttosto liscio) e inserire il caricabatterie in una presa di corrente. Per ricaricare il dispositivo, è sufficiente posizionarlo sul tappetino con la parte anteriore rivolta verso l’alto.

Come gli altri sistemi di ricarica wireless basati sullo standard Qi, la base Apple utilizza l’induzione: un campo elettromagnetico trasferisce la potenza dall’AirPower a una bobina inserita nel dispositivo. Quando si posiziona un apparecchio sulla base, riceve un segnale che stabilisce se è compatibile, e in caso positivo la ricarica si avvia.

AirPower arriverà il prossimo anno, ma il prezzo non è stato ancora comunicato. Intanto, iPhone 8, 8 Plus e iPhone X sono compatibili con lo standard di ricarica wireless Qi e possono essere utilizzati con caricabatterie senza fili, come il Belkin Boost Up o la Wireless Base di Mophie, che produce anche custodie Qi compatibili per i modelli precedenti dello smartphone Apple. La tecnologia Qi è già adottata da produttori di auto, di mobili (Ikea), di accessori, ma è disponibile anche in molti Starbucks, in aeroporti, hotel e luoghi pubblici. Forse per i cavi è davvero l’inizio della fine.

Via lastampa.it

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