Apple vicina all’acquisto di Beats Electronics?
Secondo il New York Times Tim Cook sarebbe interessato soprattutto al
servizio di streaming dell’azienda californiana. Il presidente Jimmy
Iovine potrebbe diventare responsabile delle strategie musicali
Se dovesse concretizzarsi, sarebbe l’affare più grosso mai concluso
da Apple: 3,2 miliardi di dollari, più di quanto pagò nel 1996 per
l’acquisizione di Next. In ballo ci sarebbe Beats Electronics. Il
negoziato è stato rivelato dal New York Times
e per Cupertino si tratterebbe anche di una svolta strategica:
finora le acquisizioni erano state di natura tecnologica, da incorporare
nei propri marchi e prodotti. Stavolta l’azienda si assicurerebbe un
marchio già affermato tra i consumatori, grazie soprattutto alle cuffie
firmate Dr. Dre.
Produttore, talent scout (ha scoperto tra gli altri Eminem), rapper in proprio, Dr. Dre è famoso oggi più che altro per i prodotti audio Beats: curati nell’estetica, con un suono perfetto per i bassi potenti dell’hip hop. Le cuffie in dotazione su iPod e iPhone non hanno mai brillato per qualità audio, e Apple potrebbe imparare qualcosa da Beats, che già è consulente tecnologico per il suono di diversi produttori di smartphone e computer, da Htc a Hp.
Ma la californiana Beats Electronics ha anche un altro e forse più importante motivo di interesse per Tim Cook: a gennaio ha lanciato negli Usa Beats Music, un servizio di streaming con milioni di brani in catalogo in diretta concorrenza con Spotify e Deezer: il direttore artistico è un altro musicista legato a doppio filo alla tecnologia, Trent Reznor, la mente dei Nine Inch Nails. Anche stavolta partner di Dr. Dre nella sua avventura imprenditoriale è Jimmy Iovine, già tecnico del suono per artisti come John Lennon e Bruce Springsteen, poi produttore di U2, Simple Minds e Patti Smith, oggi presidente di Interscope Geffen A&M.
Il contratto di Jovine scade alla fine dell’anno e c’è già chi immagina che possa arrivare a Cupertino come consulente speciale di Tim Cook per gestire la strategia musicale di Apple. È un’ipotesi sensata, dal momento che le vendite dello store musicale iTunes sono per la prima volta in calo da quando è nato, nel 2003. Rimane il più grande negozio di musica del mondo, ma la concorrenza dei servizi di streaming comincia a farsi sentire, e non è bastato il lancio di iTunes Radio a contrastarla.
Via lastampa.it
Produttore, talent scout (ha scoperto tra gli altri Eminem), rapper in proprio, Dr. Dre è famoso oggi più che altro per i prodotti audio Beats: curati nell’estetica, con un suono perfetto per i bassi potenti dell’hip hop. Le cuffie in dotazione su iPod e iPhone non hanno mai brillato per qualità audio, e Apple potrebbe imparare qualcosa da Beats, che già è consulente tecnologico per il suono di diversi produttori di smartphone e computer, da Htc a Hp.
Ma la californiana Beats Electronics ha anche un altro e forse più importante motivo di interesse per Tim Cook: a gennaio ha lanciato negli Usa Beats Music, un servizio di streaming con milioni di brani in catalogo in diretta concorrenza con Spotify e Deezer: il direttore artistico è un altro musicista legato a doppio filo alla tecnologia, Trent Reznor, la mente dei Nine Inch Nails. Anche stavolta partner di Dr. Dre nella sua avventura imprenditoriale è Jimmy Iovine, già tecnico del suono per artisti come John Lennon e Bruce Springsteen, poi produttore di U2, Simple Minds e Patti Smith, oggi presidente di Interscope Geffen A&M.
Il contratto di Jovine scade alla fine dell’anno e c’è già chi immagina che possa arrivare a Cupertino come consulente speciale di Tim Cook per gestire la strategia musicale di Apple. È un’ipotesi sensata, dal momento che le vendite dello store musicale iTunes sono per la prima volta in calo da quando è nato, nel 2003. Rimane il più grande negozio di musica del mondo, ma la concorrenza dei servizi di streaming comincia a farsi sentire, e non è bastato il lancio di iTunes Radio a contrastarla.
Via lastampa.it
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