Steve Wozniak: “Apple dovrebbe fare un telefono Android”
Secondo il co-fondatore di Apple, Cupertino sarebbe in grado di dominare anche il settore dei device col robottino verde
Uno smartphone Android prodotto da Apple? Un’ipotesi apparentemente assurda, è vero, ma se a proporlo è Steve Wozniak in persona, co-fondatore dell’azienda insieme a Steve Jobs, forse è il caso di dargli qualche chance. “Non c’è nessun ostacolo che impedisca ad Apple di entrare nel settore Android come segmento secondario”, ha spiegato Wozniak a Wired.com. “Saremmo in grado di competere alla grande, alla gente piacciono il design e la qualità dei nostri prodotti. Potremmo combattere in due arene allo stesso tempo”.
A livello tecnico l’idea non sarebbe impossibile: Android è un sistema operativo open-source e qualsiasi produttore può utilizzarlo e adattarlo alle necessità del proprio device. Apple potrebbe tranquillamente modificarlo a proprio piacimento, adattandolo agli standard grafici di iOS 7, creando una versione pienamente in linea con il sistema operativo di iPhone, iPod e iPad.
Ma in occasione dell’Apps World North America, Wozniak si è anche espresso con comprensione sui ritardi di Apple, che nonostante le grandi quantità di rumors non ha ancora presentato uno smartwatch o una sua smart tv: “I grandi prodotti vengono sviluppati in segreto: prendi un team di persone geniali e le lasci lavorare senza che siano influenzati dalle chiacchiere esterne. E in ogni caso i prodotti rivoluzionari non sono sempre dietro l’angolo, a volte ci vogliono decenni prima che ne spunti fuori uno”.
E sulla scelta di non inserire funzioni davvero innovative negli ultimi iPhone, Woz ha risposto con un classico “squadra che vince non si cambia”. “Se prendi uno smartphone Samsung, puoi scattare una foto coi comandi vocali, ma questo sarebbe innovativo? Per me è solo una cascata di funzioni. Le persone non scelgono certo i dispositivi in base a funzioni del genere. Apple è superiore nella sua capacità di dire no a queste scelte”.
In chiusura Wozniak ha anche esposto il suo pensiero su Her, l’ultimo film di Spike Jonze che racconta la storia d’amore tra un essere umano e un sistema operativo. “Allo stato attuale un computer non può risolvere problemi senza l’apporto di una persona. Credo che ormai la legge di Moore - Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi - sia arrivata a un binario morto: siamo capaci di memorizzare gli uno e gli zeri all’interno degli elettroni, e penso sia difficile andare oltre misure del genere”.
Ma nonostante tutto, alla domanda “su cosa lavoreresti se fossi un giovane sviluppatore?”, Wozniak non ha avuto dubbi: l’intelligenza artificiale.
Via wired.it
Uno smartphone Android prodotto da Apple? Un’ipotesi apparentemente assurda, è vero, ma se a proporlo è Steve Wozniak in persona, co-fondatore dell’azienda insieme a Steve Jobs, forse è il caso di dargli qualche chance. “Non c’è nessun ostacolo che impedisca ad Apple di entrare nel settore Android come segmento secondario”, ha spiegato Wozniak a Wired.com. “Saremmo in grado di competere alla grande, alla gente piacciono il design e la qualità dei nostri prodotti. Potremmo combattere in due arene allo stesso tempo”.
A livello tecnico l’idea non sarebbe impossibile: Android è un sistema operativo open-source e qualsiasi produttore può utilizzarlo e adattarlo alle necessità del proprio device. Apple potrebbe tranquillamente modificarlo a proprio piacimento, adattandolo agli standard grafici di iOS 7, creando una versione pienamente in linea con il sistema operativo di iPhone, iPod e iPad.
Ma in occasione dell’Apps World North America, Wozniak si è anche espresso con comprensione sui ritardi di Apple, che nonostante le grandi quantità di rumors non ha ancora presentato uno smartwatch o una sua smart tv: “I grandi prodotti vengono sviluppati in segreto: prendi un team di persone geniali e le lasci lavorare senza che siano influenzati dalle chiacchiere esterne. E in ogni caso i prodotti rivoluzionari non sono sempre dietro l’angolo, a volte ci vogliono decenni prima che ne spunti fuori uno”.
E sulla scelta di non inserire funzioni davvero innovative negli ultimi iPhone, Woz ha risposto con un classico “squadra che vince non si cambia”. “Se prendi uno smartphone Samsung, puoi scattare una foto coi comandi vocali, ma questo sarebbe innovativo? Per me è solo una cascata di funzioni. Le persone non scelgono certo i dispositivi in base a funzioni del genere. Apple è superiore nella sua capacità di dire no a queste scelte”.
In chiusura Wozniak ha anche esposto il suo pensiero su Her, l’ultimo film di Spike Jonze che racconta la storia d’amore tra un essere umano e un sistema operativo. “Allo stato attuale un computer non può risolvere problemi senza l’apporto di una persona. Credo che ormai la legge di Moore - Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi - sia arrivata a un binario morto: siamo capaci di memorizzare gli uno e gli zeri all’interno degli elettroni, e penso sia difficile andare oltre misure del genere”.
Ma nonostante tutto, alla domanda “su cosa lavoreresti se fossi un giovane sviluppatore?”, Wozniak non ha avuto dubbi: l’intelligenza artificiale.
Via wired.it
Nessun commento