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Apple rimborserà 32,5 milioni di dollari ai genitori dei bimbi che hanno acquistato "in app" senza permesso

Cupertino patteggia con l'antitrust Usa che l'accusava di non aver adeguatamente informato i clienti. L'accordo ridefinisce anche le modalità di consenso per i pagamenti


















A QUALCHE genitore tornerà il sorriso, quello che era scomparso di fronte all'estratto conto a sorpresa della carta di credito, in cui figuravano centinaia di dollari spese in "upgrade" e contenuti aggiuntivi delle applicazioni per iPhone e iPad. Che loro, adulti, non avevano mai acquistato. Ma che i loro figli sì, all'insaputa dei genitori, magari in un momento di distrazione, con la password del negozio iTunes oppure in una sessione di acquisto ancora attiva.

Il sorriso tornerà perché Apple rimborserà 32,5 milioni di dollari ai genitori che si sono visti addebitare questi costi per acquisti effettuati senza consenso. Cupertino ha deciso di patteggiare così con la Federal Trade Commission, l'Antitrust americana, che l'accusava di non aver comunicato adeguatamente ai propri clienti, soprattutto genitori, che una volta immessa la password il sistema iOS apre automaticamente una finestra temporale di 15 minuti durante la quale sono ammessi acquisti senza limiti dall'App Store. Finestra della quale molti bambini hanno approfittato senza avvertite i genitori che, ignari, si sono poi visti addebitare costi non approvati.  Tra le app al centro della questione ci sono "Tap Pet Hotel", "Dragon Story" e "Tiny Zoo Friends". Usandole, i consumatori più piccoli hanno speso denaro reale per comprare beni virtuali (come alimenti per draghi) gonfiando così il conto a carico di mamma e papà.

Secondo la Ftc, questa casistica è nota ad Apple è dal 2011, ma l'azienda finora non aveva mai deciso per una soluzione tecnica o economica. "Questo patteggiamento rappresenta una vittoria per i consumatori", ha dichiarato Edith Ramirez, presidente di Ftc. Dicono dalla Mela in una nota: "Tutelare i bambini è la priorità dell'App Store dall'inizio e Apple è orgogliosa di aver creato standard per i negozi online rendendo l'App Store un posto sicuro per i clienti di tutte le età. L'accordo di oggi estende il nostro programma di rimborsi per gli acquisti nelle app effettuati senza il permesso dei genitori". Un accordo con almeno 32,5 milioni di buoni motivi.


Lo scorso anno a febbraio Apple ha patteggiato in una class action sullo stesso tema, pagando decine di milioni di dollari a oltre di 23 milioni di clienti. In una email interna Tim Cook, amministratore delegato di Apple, critica la Ftc per aver "continuato un caso che era già stato patteggiato. Comunque quanto proposto non richiede nulla che non stiamo già facendo, per questo abbiamo deciso di accettare invece di imbarcarci in una lunga battaglia legale". L'accordo con l'antitrust americana richiede a Apple anche di rivedere le pratiche con cui ottiene il consenso per i pagamenti sugli acquisti per le app, entro il marzo 2014

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