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La Russia lancia il suo “Yotaphone” Medvedev:“Alla Apple saranno nervosi”

Da oggi nei negozi russi arriva la risposta tecnologica agli smartphone americani, che nell’idea del governo dovrebbe avere un successo non solo commerciale ma anche politico. La vera novità? Il secondo schermo sul retro














Non solo petrolio. Da oggi nei negozi russi arriva la risposta tecnologica all’America, che nell’idea del governo dovrebbe avere un successo non solo commerciale ma politico: lo smartphone Made in Russia. Si chiama Yotaphone e, per quanto fatto di pezzi interamente pensato negli USA e prodotti in Cina, vanta una progettazione “interamente russa”.

A vederlo sembra il solito telefonino con touch screen, ma la novità e il secondo schermo sul retro. Più grande del display principale, è fatto con la tecnologia dell’inchiostro elettronico, quella degli e-reader. Oltre a poter essere usato per la lettura lo schermo sul retro mostra le notifiche e le informazioni essenziali come le previsioni meteo, risparmiando così la batteria in quanto non è retroilluminato e non c’è bisogno di accendere il display principale ogni 10 secondi. I produttori sostengono che anche in caso di batteria scarica lo schermo a inchiostro elettronico continuerà a mostrare le informazioni memorizzate, come per esempio una mappa (esportata ovviamente prima). Il doppio schermo risolve anche il problema della cover, che si può cambiare anche ogni 5 minuti caricando immagini o foto.

Il gadget costerà circa 450 euro in patria e tra poco arriverà anche in Europa al prezzo di 499 euro. I produttori della Yota, già ben presenti sul mercato dei modem, hanno presentato lo Yotaphone al premier Dmitry Medvedev - noto per essere un patito della Apple - con un certo orgoglio. Il primo ministro però è apparso scettico: “Alla Apple si saranno innervositi”, ha scherzato.

Una diffidenza condivisa per ora anche dagli utenti dei forum tecnologici. “Il solito tarocco cinese”, “clone dell”iPhone”, “l’Apple dei poveri” e perfino “tanto non possiamo che produrre merda”. E’ curioso che lo stesso popolo di Internet che si batte fino alla morte per dimostrare la superiorità morale e culturale della Russia, insultando in questi giorni gli ucraini che vogliono l’Europa e accusando gli Usa di qualunque misfatto, perdono completamente il patriottismo quando si tratta di scegliere lo shopping di Natale.

La convinzione che la Russia non possa produrre nulla di buono pare incrollabile. E’ vero che l’esperienza pluridecennale di paragoni tra i prodotti occidentali e quelli sovietici non ha certo dimostrato il contrario, e che i tentativi degli ultimi anni di diventare competitivi hanno prodotto imbarazzi. Come l’automobilina ibrida dell’oligarca Mikhail Prokhorov, rimasta un prototipo da mostrare a Putin. O l’alternativa al Gps, il Glonass, con i militari russi che avevano fatto dono al Labrador di Putin, Kony (in Russia l’approvazione del governo è più importante di quella dei consumatori) di uno dei primi apparecchi: attaccato al collare era così ingombrante che la povera bestia scuoteva la testa cercando di liberarsene. Questo mentre i boss del complesso bellico ex sovietico al Cremlino chiedevano finanziamenti miliardari per poter riprodurre in tre-quattro anni un Nokia o un Motorola “uguale o anche migliore” di quelli in commercio in quel momento. Lo Yotaphone sembra fatto di un’altra pasta, vedremo se segnerà una nuova epoca, dimostrando che non tutti i russi bravi si sono già trasferiti a Silicon Valley. 

Via lastampa.it

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