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Apple svela il volto di “Siri”

L’assistente virtuale dell’iPhone è Susan Bennett, una cittadina americana di Sandy Springs, un sobborgo nei pressi di Atlanta













Nei due anni passati si è accomodata con discrezione da perfetto galateo nelle tasche di milioni di americani. All’occorrenza ha dispensato suggerimenti su ristoranti, previsioni del tempo, indicazioni stradali e shopping. E’ stata, ed è tuttora in realtà, un’accompagnatrice perfetta, poco ingombrante e puntuale, e con un nome vagamente esotico, ovvero «Siri».

Il soggetto in questione è l’assistente virtuale dell’iPhone, nata il 4 ottobre 2011 con l’uscita sul mercato del «4S», uno dei modelli del telefono di casa Apple. Ed oggi che la voce «made in Cupertino» compie due anni, fa conoscere al mondo anche il proprio volto. Eh si perché Siri non è una sapiente riproduzione da laboratorio delle corde vocali umane, ma è una donna in carne ed ossa. Il suo nome è Susan Bennett, una cittadina americana di Sandy Springs, un sobborgo nei pressi di Atlanta, in Georgia, che dopo essere divenuta la irrinunciabile compagna di milioni di americani, ha deciso di venire allo scoperto. La «Casa della mela» non conferma, del resto le aziende che utilizzano sistemi vocali hanno tutto l’interesse a mantenere una certa riservatezza sulle identità. Lei però assicura di essere «Siri in persona» e di aver deciso di venire allo scoperto spinta dall’insistenza di figli e marito.

Gli esperti del settore sembrano darle ragione, e il confronto audio rafforza questa convinzione. Bennett preferisce non svelare la sua età, e del resto insistere non sarebbe galante, ma spiega di lavorare come doppiatrice dal 1970, e di aver riflettuto parecchio prima di decidere di uscire allo scoperto. Il «cammino vocale» (è il caso di dire) che l’ha portata a diventare Siri inizia nel 2005, quando la società di software ScanSoft, cercava una voce per un nuovo progetto. Si rivolse ad una azienda di doppiatori per tecnologie vocali automatizzate di Atlanta, la GM Voice, e scelse Bannett. Quale impiego avrebbe avuto la sua voce è rimasto per diverso tempo un’incognita, da qui la grande sorpresa nello scoprire di essere l’assistente virtuale del gioiello di casa Apple. Anche perché, ed è questa forse la vera notizia, fino a quando lo ha scoperto, Susan non aveva mai posseduto un iPhone. 

Via lastampa.it


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