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Telecom Italia misura le emozioni

Prima in Europa a utilizzare l’Ebuzzing Tracker per lo spot con protagonista Chiara
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
C’è qualcuno che ci osserva da dietro il monitor, nel rispetto della privacy. Per dimostrare l’assunto che la pubblicità sul web possa avere una marcia in più rispetto a quella tradizionale non basta raccogliere dati quantitativi. A quelli che indicano quanti hanno visualizzato un video pubblicitario, per esempio, quanti l’hanno condiviso sui social network, a quanti è piaciuto, si aggiungono quelli che riguardano la profilazione, ovvero quanti di una certa fascia d’età, sesso, gruppo sociale, e tutto questo già ora è sufficiente a fornire informazioni molto più utili all’inserzionista rispetto a quelle che si potrebbero avere da una semplice pagina pubblicitaria su un quotidiano cartaceo. Ma c’è di più, e la notizia che riguarda Telecom Italia lo dimostra.
L’azienda di telecomunicazioni ha annunciato di essere stata la prima in Europa ad aver sperimentato un sistema di emotional tracking sugli ultimi video pubblicitari che hanno visto come protagonista la Chiara vincitrice dell’ultimo XFactor.

Grazie alla partnership con la società specializzata Ebuzzing , Telecom Italia ha utilizzato l’Ebuzzing Tracker, sistema di monitoraggio sviluppato insieme al Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Si tratta di uno strumento che valuta il tasso di gradimento di un contenuto da parte dell’utente e quindi fornisce un metodo molto più potente sull’efficacia di una campagna pubblicitaria. Se l’utente accetta di attivare la videocamera del computer, del tablet o dello smartphone, è possibile analizzare l’impatto emotivo dello stesso durante il passaggio dello spot nelle pagine web. Si può capire, dalle espressioni del viso, per esempio, o anche solo dal movimento delle pupille, quali sono i frame dello spot che hanno colpito di più e che, quindi, risultano più efficaci.

In particolare, il video in questione ha registrato più di un milione e 400mila viste, l’hashtag relativo (#Amoiltalento) è stato utilizzato su Twitter 1800 volte - e questi sono dati ottenibili anche con strumenti classici - ma si è osservato che il video ha sortito emozioni positive e di stupore in prevalenza nella parte centrale della storia su un target prevalentemente femminile compreso tra i 14 e i 24 anni e tra i 30 e i 38 anni. La sensazione di stupore si evince confrontando l’espressione facciale dell’utente con un database di oltre 10mila espressioni facciali.

L’analisi dell’impatto emotivo è la nuova frontiera per il web advertising e va a braccetto con altri strumenti di monitoraggio utili agli editori. Quelli che, per esempio, analizzano lo scroll della pagina web, il tempo di permanenza su una certa porzione di una pagina web o quante e quali foto si sfogliano in una gallery, come ci racconta questo bellissimo articolo pubblicato recentemente su Slate o, ancora, l’emozione provata di fronte a una immagine pubblicata dal sito Buzzfeed primo sito che, insieme alle classiche icone social, propone il bottone React. Attivando la webcam si può inviare al sito un gradimento sottoforma di gif animata, realizzata in modo automatico partendo dalle espressioni facciali di chi legge l’articolo.

Via lastampa.it
 

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