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Apple si scusa con i consumatori cinesi

Dopo le accuse sui periodi di garanzia e "aarroganza" dei suoi venditori di fronte alle richieste dei clienti Tim Cook pubblica un'autocritica sulle politiche della società nel secondo mercato in termini di importanza





















NEW YORK - Apple chiude in calo in Borsa, dove le quotazioni perdono il 3,11% a 428,91 dollari. Il calo arriva nel giorno delle scuse dell'amministratore delegato, Tim Cook, ai consumatori cinesi. E delle indiscrezioni su una vendita del 10% della società da parte di uno dei suoi maggiori azionisti, Fidelity Contrafund.

Cook, in una lettera pubblicata sul sito cinese di Cupertino, chiede scusa per le incomprensioni e la scarsa comunicazione e assicura che Apple rivedrà le proprie politiche di servizio e assistenza clienti. La missiva fa seguito a due settimane di duri attacchi nei confronti di Apple in Cina, e punta a mettere fine alla pubblicità negativa che ne deriva in quello che è il secondo mercato di Apple dopo gli Stati Uniti. Dalla metà dello scorso mese, infatti, Cupertino è stata accusata in Cina di aver contravvenuto ai periodi di garanzia, di aver adottato politiche di customer service che discriminano i clienti cinesi, e di aver fornito risposte inadeguate e arroganti alle lamentele.

Cook assicura che Apple cambierà le proprie politiche sulle garanzie per l'iPhone 4 e 4S e che formerà in modo più adeguato i rivenditori autorizzati di prodotti Apple sulle politiche della società. "Siamo consapevoli della mancanza di comunicazione, che ha portato alla percezione di un atteggiamento arrogante da parte di Apple e al ritenere che non ci curiamo dei nostri clienti. Esprimiamo le nostre più sincere scuse", afferma Cook nella lettera. Per Cook si tratta delle seconde
scuse pubbliche da quando ha assunto le redini di Apple. La prima occasione era stata l'app sulle mappe.

Apple incassa una parziale sconfitta anche dall'ufficio brevetti americano, il Patent and Trademark office, che ha rifiutato la registrazione del marchio mini iPad. Un no arrivato alla fine dei gennaio e reso pubblico in queste ore. Secondo le autorità la parola 'mini' si riferisce a una caratteristica del prodotto. E visto che l'azienda di Cupertino ha già registrato il marchio iPad, il nome iPad Mini potrebbe generare confusione nei consumatori. La domanda per la registrazione, come riferisce Patently Apple, era stata presentata a ottobre 2012, ma il rifiuto alla registrazione sarebbe arrivato a fine gennaio e reso pubblico solo la scorsa settimana. Apple ha ora sei mesi di tempo per presentare ricorso oppure rinnovare la documentazione.

Via repubblica.it

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