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Firefox Os, Mozilla lancia la sfida ai grandi player

World Mobile Congress di Barcellona debutta il sistema operativo su mobile. Il Ceo, Kovacs: «Sarà una rivoluzione. Basta con gli ecosistemi chiusi». Anche Telecom tra gli operatori che hanno aderito. Bernabè: «Siamo contro i monopoli, ben vengano queste piattaforme aperte»












CARLO DI FOGGIA

La sfida al duopolio Google-Apple è aperta. Firefox sbarca ufficialmente nel mercato dei sistemi operativi per cellulari. In una affollata conferenza stampa a Barcellona, in occasione del World Mobile Congress, il Ceo di Mozilla, Gary Kovacs, ha presentato la nuova piattaforma. Dopo Ubuntu e Tizen (scelto da Samsung per sottrarsi all’abbraccio di Mountain View), un settore che sembrava saturo e dominato dai due colossi americani (con Android e iOs a spartirsi il 90% del mercato mondiale), si arricchisce quindi di un nuovo attore, che promette una rivoluzione all’insegna del web aperto. “L’obiettivo è passare da ecosistemi chiusi ad una piattaforma che utilizzi applicazioni web basate su linguaggio Html5”, ha spiegato Kovacs. Niente più app store: “basterà inserire un qualsiasi termine di ricerca per trovare all’istante un’applicazione da scaricare o da utilizzare anche una sola volta senza doverla installare”. Le app saranno profondamente integrate con l’hardware.

“Utilizzando tecnologie Web, sarà possibile abbattere i muri tra le applicazioni e la rete - spiega Jay Sullivan, Vice residente Senior di Mozilla - e gli sviluppatori che creano per il Web sono molto più numerosi di quelli che si dedicano ad altre piattaforme”. La sfida ai colossi americani parte proprio da qui, dalla rete, “il più grande ecosistema vivente”. Attraverso Marketplace infatti le applicazioni saranno collegate all’identità online del singolo utente. Questo permetterà il passaggio da un dispositivo all’altro, senza doverle reinstallare: “Sarà un sistema Cross-Platform aperto”. Una manna per gli sviluppatori, che in questo modo non saranno più costretti a pagare canoni o commissioni sulle vendite per poter distribuire le applicazioni. “Gli sviluppatori potranno comunque monetizzare il loro lavoro - precisa Brendan Eich, Cto di Mozilla -. Marketplace sarà personalizzabile, ognuno sceglierà il sistema di pagamento più adatto alle proprie esigenze”. Tra le ipotesi allo studio anche quella che prevede il pagamento attraverso il traffico telefonico sulla sim.

Kovacs ha anche illustrato i piani di lancio del prodotto con i nuovi operatori (18 in totale), in primis Telefonica. L’operatore spagnolo ha da tempo siglato un accordo con Mozilla e, dopo aver fornito i primi due dispositivi (Keon e Peak) in fase di sviluppo (in collaborazione con la spagnola Geeksphone) - distribuirà i nuovi device in Brasile a partire dai primi mesi di quest’anno. Seguiranno altre regioni dell’area (Colombia e Messico) e, in Europa, paesi come Montenegro, Polonia, Serbia e Spagna. La scelta di partire da questi mercati non è casuale. L’obiettivo è restare su prezzi molto contenuti per poter competere. Zte ha anche mostrato in anteprima il device che ospiterà il nuovo sistema, Alcatel ci sta lavorando mentre l’ingresso di Huawei è previsto entro la fine del 2013. Entro la metà di quest’anno i nuovi dispositivi debutteranno sul mercato di fascia bassa. Arriveranno anche in Italia grazie all’accordo con Telecom.

“Per ora siamo ad una fase iniziale - spiega a La Stampa, il presidente di Telecom, Franco Bernabè - e non abbiamo definito nessuna strategia di mercato”. Perché allora aderire al progetto? “Come operatori non ci guadagniamo niente, siamo contrari ai monopoli in questo settore, l’abbiamo detto più volte, quindi ben vengano sistemi operativi aperti. Più c’è concorrenza, meglio è per i consumatori, soprattutto nella fascia medio-bassa. La penetrazione di internet nel mercato mobile cresce e queste piattaforme possono avere un buon successo, soprattutto nella fascia di mercato più bassa”.

La speranza, è che presto nuovi produttori aderiscano al progetto, senza escludere i principali competitor come Apple e Google, con cui bisognerà dialogare. “Mozilla è un catalizzatore – ci spiega Gary Kovacs, Ceo di Mozilla - noi abbiamo dato il via sviluppando la piattaforma. La strada quindi è aperta, ma il suo successo non dipende solo da noi. L’auspicio è che l’html5 diventi il nuovo standard per lo sviluppo di applicazioni mobile. E io penso che alla fine succederà proprio questo”. Firefox può infatti attingere da un bacino molto più ampio rispetto ai due colossi americani: “Ci sono 10 milioni di sviluppatori web che hanno la possibilità di creare applicazioni per questi device. E questo è un grande vantaggio per noi”.

Via lastampa.it

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