Ultrasottile e avvolgibile: ecco il nuovo vetro per schermi touch
La Corning è un'azienda di New York molto nota nel settore Ict in quanto produttrice del Gorilla Glass, un vetro ultraresistente utilizzato per produrre gli schermi di moltissimi smartphone. Si calcola che più di 500 milioni di dispositivi ne facciano uso. Con queste credenziali, è naturale che abbia destato molto interesse l'annuncio della società di aver messo a punto un nuovo tipo di vetro.
Chiamato Willow Glass, sarà molto più sottile dei predecessori, 0,05 millimetri di spessore contro gli 0,2 o 0,5 millimetri degli attuali rivestimenti. “I display si fanno sempre più onnipresenti e i produttori si sforzano di rendere sia i dispositivi che gli schermi sempre più sottili – spiega Dipak Chowdhury, responsabile del programma Willow Glass di Corning”.
La principale peculiarità del nuovo vetro non è però la sottigliezza ma la grande flessibilità , tale da consentire un completo avvolgimento, simile quello consentito dalla carta di giornale. Merito di un processo di fabbricazione chiamato “Fusion”, in cui il vetro viene portato a una temperatura di 500 gradi centigradi e pressato attraverso una serie di rulli. Ciò dovrebbe consentire all'industria di adottare un sistema produttivo “a rotativa”, con grandi vantaggi sul piano dell'efficienza e del contenimento dei costi, una volta raggiunto un volume di affari consistente.
Grazie all'eccezionale sottigliezza, pari a quella di un foglio di carta il Willow Glass dovrebbe prestarsi perfettamente all'utilizzo negli schermi dei più moderni smartphone e, più in generale, nei pannelli Oled e Lcd di dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni, come tablet e portatili. La grande flessibilità , secondo Corning, dovrebbe consentirne l'adozione anche in altri ambiti, ad esempio nel settore dell'illuminazione o in quello dei pannelli solari. Prima di vederlo in azione però bisognerà attendere ancora un po': la distribuzione vera e propria del Willow Glass non è ancora iniziata, anche se l'azienda afferma di averne inviati alcuni campioni ai principali produttori di display touch.
Via lastampa.it
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