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La corsa di Android: 850 mila nuovi smartphone al giorno

Il robottino verde senza freni, ma c'è il nodo della compatibilità


















Ogni giorno vengono attivati 850 mila smartphone Android, una città di medie dimensioni si aggiunge agli oltre 300 milioni di apparecchi funzionanti col sistema operativo di Mountain View. Sono i dati rivelati oggi da Hugo Barra, direttore Product Management di Android. Ma come garantire che l’esperienza d’uso sia la stessa con tutti gli apparecchi, visto che in questo Mobile World Conference i produttori hanno presentato smartphone e tablet a singolo, doppio e quadruplo processore, con schermi che vanno da meno di 3 pollici a 11 e passa?

Google richiede che siano superati una serie di test di compatibilità, risponde Barra. Altrimenti non approviamo l’apparecchio per l’uso con Android. E se la crescita del robottino verde è inesorabile, c’è da dire che la nuova versione 4.0 (IceCream Sandwich) non è ancora lo standard per tutti gli apparecchi nuovi: parecchi tablet e smartphone in commercio ancora sono fermi alle release precedenti. “Vogliamo offrire a tutti la possibilità di scegliere”, spiega Barra. “Proviamo a coprire fasce di prezzo diverse e con requisiti tecnici diversi”.

Molto diverso dagli altri smartphone, ad esempio, è l’Asus PadFone: all’apparenza un normale telefonino di gamma alta, con processore quad-core e Android 4, si può però inserire nel retro di un dock- tablet privo di processore. Si passa così dallo smartphone al tablet immediatamente, senza nemmeno spegnere l’apparecchio. Di più: il tablet, a sua volta, ha una base con la tastiera e una batteria addizionale: collegandola, il PadPhone diventa a tutti gli effetti un computer portatile, con porte Usb e slot per schede di memoria. Design ampiamente migliorabile, ma l’idea i pare interessante, non fosse che, completo di tutti gli accessori, il PadPhone è più pesante di un piccolo computer. E se poi qualcuno chiama mentre il telefono è incastrato nel dock? Semplice, c’è una penna bluetooth che serve come stilo (e qui il Samsung Galaxy Note fa scuola), ma in più funziona anche come auricolare.

Via lastampa.it

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