Usa l'iPad come passaporto per passare il confine
Un cittadino canadese ha presentato alla dogana la scansione del documento
TORINO
Martin Reisch si stava recando da Montreal nel Vermont per portare dei regali di Natale. Giunto nei pressi del confine con gli Stati Uniti, si accorge di non avere con sé il passaporto. Tornare indietro sarebbe un bel problema e allora che fare?
Il trentatreenne canadese non si perde d'animo e, insieme alla patente di guida, presenta alla dogana il suo iPad, sul quale era salvata una copia scannerizzata del documento.
Perchè il Natale fa tutti più buoni o perchè le intenzioni del suo viaggio risultano credibili, il tentativo riesce e, dopo qualche minuto, l'uomo riceve l'autorizzazione a passare con tanti auguri da parte delle guardie.
Per Reisch, si legge nel racconto del fatto sull'Huffington Post, è solo una questione di tempo: in futuro sarà normale attraversare le frontiere certificando la propria identità con dispositivi digitali, come già succede per le carte d'imbarco su smartphone di molte compagnie aeree.
Dagli uffici doganali di Stati Uniti e Canada nessun commento.
Via lastampa.it
TORINO
Martin Reisch si stava recando da Montreal nel Vermont per portare dei regali di Natale. Giunto nei pressi del confine con gli Stati Uniti, si accorge di non avere con sé il passaporto. Tornare indietro sarebbe un bel problema e allora che fare?
Il trentatreenne canadese non si perde d'animo e, insieme alla patente di guida, presenta alla dogana il suo iPad, sul quale era salvata una copia scannerizzata del documento.
Perchè il Natale fa tutti più buoni o perchè le intenzioni del suo viaggio risultano credibili, il tentativo riesce e, dopo qualche minuto, l'uomo riceve l'autorizzazione a passare con tanti auguri da parte delle guardie.
Per Reisch, si legge nel racconto del fatto sull'Huffington Post, è solo una questione di tempo: in futuro sarà normale attraversare le frontiere certificando la propria identità con dispositivi digitali, come già succede per le carte d'imbarco su smartphone di molte compagnie aeree.
Dagli uffici doganali di Stati Uniti e Canada nessun commento.
Via lastampa.it
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