Apple lancia i nuovi sistemi Mac e iOs vanno sul "iCloud"
Novità software per i Mac e i dispositivi iOs, e un'attenzione particolare alla "nuvola", che sarà lo spazio per ospitare il contenuto personale di ogni utente: musica, video e dati saranno sempre a disposizione online, gratuitamente. L'iPhone non avrà più bisogno di un computer per aggiornarsi, iTunes va in Rete, e arriva la sincronizzazione wireless.
SAN FRANCISCO - L'hanno accolto come un popstar, come sempre i suoi fan nelle occasioni pubbliche. Qualcuno dalla platea gli ha persino gridato "I love you" e lui ha ringraziato commosso. Il fondatore della Apple, Steve Jobs, in congedo dalla sua azienda per curarsi una rara forma di tumore, è apparso smagrito e con una voce debole che a tratti era difficile sentire. Ma sul palco del Moscone Center di San Francisco ha voluto esserci per presentare le novità software del mondo della Mela, esibendo in più occasioni la sua proverbiale autoironia. Tanto per cominciare facendosi precedere, in apertura della Worlwide Developer's Conference 2011, appuntamento dedicato agli sviluppatori Apple, da ritmo funk e dalle parole di James Brown, con la sua "i feel good", "mi sento bene". Sia riferito allo stato di salute del n.1 di Cupertino, sia a quello di una Apple che rinnova i software dei suoi dispositivi di punta e rilancia la sfida agli altri big dell'hi-tech con il suo nuovo servizio iCloud, in gran parte gratuito. Novità che rivoluzionano il cuore dei prodotti Apple, compresa l'ultima, la "one more thing" che stavolta ha illuminato la scena di iTunes match.
Os X Lion. Arriverà a luglio l'ultima versione in ordine di tempo Mac Os X, il sistema operativo per i computer della mela, l'avversario di Windows che anche se non ha raggiunto la stessa diffusione, ogni anno conquista quote di mercato. Dopo la versione Snow Leopard arriva "Lion", aggiornamento piuttosto sostanzioso. Anzitutto arrivano le "multitouch gestures", il computer si controlla come un iPhone o iPad, utilizzando il Magic Mouse o il magic Trackpad. Un passo in più verso il superamento delle interfacce tradizionali. Federighi mostra un'altra delle innovazioni, la gestione delle applicazioni a pieno schermo, e Mission Control, l'evoluzione di Exposé, un sistema di gestione delle applicazioni per rendere più fluido possibile il passaggio da un programma all'altro. Anche Spaces, il sistema di desktop multipli, ha subito un'evoluzione. Adesso utilizzare più applicazioni comporta azioni simili a quelle possibili su un tablet, Apple punta evidentemente all'unificazione della "user experience", per marcare a fondo il territorio e unformare a livello di percezione il concetto di "esperienza Apple". Nel dettaglio, il nuovo "Spaces" appare molto fluido e consente di gestire in maniera unica il proprio spazio di lavoro. Tra le sorprese più tecniche, OsX Lion ha il peso: l'installazione occupa 4 gigabyte appena, e ci sono 3000 nuove "Api" per facilitare la vita ai programmatori.
Applicazioni. Sul palco del keynote arriva Phil Schiller e l'attenzione si sposta sul Mac App store, che nell'ultimo anno è diventato "il più grande negozio di applicazioni del web". E in effetti la scelta è vastissima. L'innovazione principale nell'interfaccia utente di Lion si chiama "Launchpad", e in buona sostanza, Apple ha replicato il carattere di iOs nel sistema operativo del Mac. Dal funzionamento intuitivo e veloce, Launchpad è il passo di Apple verso la transizione al mondo touch anche per i computer.
Il nuovo OsX Lion dedica molta attenzione al rapporto tra utente, applicazioni e documenti: nuove funzioni di salvataggio automatico per tutti le applicazioni, sistema intelligente di sospensione e riavvio del lavoro. E una delle delle novità si chiama "Air drop", una funzione che permette di spostare documenti tra più computer connessi alla stessa rete semplicemente trascinandoli. Un approccio "Peer to peer" che velocizza i trasferimenti, rispettando i protocolli di sicurezza. Anche il programma di posta elettronica è stato ridisegnato e ora appare di impostazione più simile a Safari, con spazi razionalizzati e schermate meno affollate. Anche qua, l'impronta dell'interfaccia di iPad è palese. OsX Lion arriva a Luglio, e c'è il tempo per uno scherzo: il prezzo annunciato è di 129 dollari, ma poi sul grande schermo del keynote, il numero uno cade: e il prezzo vero di Lion appare, 29 dollari.
Il nuovo iOS 5. Duecento milioni di dispositivi iOs venduti finora, di cui 25 milioni di iPad nei primi 14 mesi. Il 44% del mercato è dei dispositivi mobili Apple, il 28 di Android. Quindici miliardi le canzoni vendute su iTunes, 130 milioni di downoad da iBookstore. Questi i numeri del business dietro iOs e quindi iPhone, iPad e iPod Touch, annunciati da Scott Forstall, mentre Steve Jobs se li gode in disparte sul palco. E la nuova versione, la 5, viene annunciata come una "major release", dai cambiamenti importanti. Uno su tutti il sistema di notifiche, totalmente rivisto, e per cui Apple ha ingaggiato un giovanissimo sviluppatore che viene dalla comunità del "jailbreak", il mondo parallelo di iOs, in cui spesso fioriscono talenti che poi diventano mainstream. In iOs 5 le notifiche arrivano tutte insieme nello spazio superiore dello schermo, a scomparsa qualcosa già visto su Android ma finalmente dal funzionamento apprezzabile, rispetto al precedente. Interessante la nuova funzionalità "Remind me", integrata con il calendario iCal, e le migliorie apportate all'applicazione della macchina fotografica: oltre ad essere accessibile dallo schermo di "lock", ora si possono scattare le foto con i tasti volume e anche editarle per togliere occhi rossi e imperfezioni. Miglioramenti anche per l'app "Mail", che acquista una funzione di ricerca più dettagliata e un'interfaccia utente più evoluta. Su iPad la tastiera su schermo si divide in due, e si potrà scrivere tenendo il tablet con due mani. Interessante poi che iOs5 funzionerà anche sul "vecchio" iPhone 3Gs, non sul 3G.
Sincronizzazione wireless. Un innovazione attesissima: addio cavetto bianco per la sincronizzazione: iOS 5 permetterà di mantenere collegati iPhone/iPad e il proprio Pc utilizzando il wireless. Anche gli aggiornamenti potranno avvenire senza fili, e finalmente Apple colma una lacuna dei suoi dispositivi: non ci sarà più la necessità di avere un pc o Mac per utilizzare un iPhone.
iMessages e Photostream. Gli utenti del nuovo iOs potranno inviarsi messaggi come fossero Sms, attraverso il web. La nuova app che lo permette si chiama iMessages ed è in sostanza un "Facetime" in versione testuale. Prevedibili polemiche con gli operatori telefonici, di fatto iMessages sostituisce gli Sms, ovviamente solo su dispositivi Apple. Photostream è invece un sistema di archiviazione di immagini, come Picasa di Google o Flickr di Yahoo. Le immagini dell'utente potranno essere visualizzate anche sul televisore di casa attraverso l'Apple Tv.
Integrazione con Twitter. iOs5 dispone di una nuova forma di integrazione con il social network del passerotto blu. In sostanza, si possono inviare "tweet" da qualunque applicazione lo supporti, sia che si tratti di messaggi brevi o di immagini. A giovare di questa nuova "amicizia" è principalmente Safari, che in questa nuova versione può "twittare" pagine e immagini.
Safari e Newsstand. Anche il browser di iOs 5 è stato rinfrescato. Oltre a migliorie tecniche, ora dispone anche di un lettore Acrobat avanzato, che consente di evidenziare testo e foto. Ma soprattutto, Safari mobile ora supporta la navigazione per schede. Non più nuove pagine per ogni sito che si apre, ma schede di più semplice gestione, per avere tutto sott'occhio. Tutte cose che browser di terze parti già facevano, e su cui Apple ha recuperato terreno.
Una delle innovazioni interessanti di iOS 5 è l'edicola digitale: Newsstand permette di scaricare giornali e riviste sul proprio iPhone o iPad, pagando un abbonamento. Il funzionamento è identico a iBookstore, si scelgono le pubblicazioni e queste vengono scaricate in background, mentre si fa altro. Dopo la musica, c'è l'editoria tra le frontiere di Apple. La carta stampata del futuro passerà inevitabilmente anche da qui.
iCloud, una mela a forma di nuvola. Il momento più atteso arriva all'ultimo: Dopo mesi di indiscrezioni arriva iCloud, ed è forse più di quello che ci si aspettava: molto semplicemente, basterà connettersi alla rete e tutti i dispositivi iOs dell'utente saranno immediatamente sincronizzati con la "nuvola" centrale. Anche iTunes va "in the cloud": tutti i brani nella libreria dell'utente verranno "spinti" sui dispositivi collegati a quell'account. Musica quindi, ma anche dati, immagini, libri, contatti e applicazioni acquistate sull'App store, fino a 5 gigabyte di spazio: iCloud è l'archivio volante del mondo iOs, prevede il backup completo dei dispositivi e comprenderà anche quello che finora si chiamava MobileMe. Con un vantaggio non indifferente: iCloud non sarà a pagamento, mentre MobileMe costava 99 dollari. C'è di più: le applicazioni per la produttività marcate Apple (Pages, Numbers, Keynote) potranno inviare i dati nel Cloud. Ovvero, l'utente avrà sempre a disposizione i propri documenti su qualunque dispositivo, basterà una connessione internet. E al Moscone Center partono gli applausi, mentre Steve la rockstar abbandona il palco. Ma come in ogni evento pop, c'è il bis. E si chiama iTunes Match, un servizio che per 24 dollari all'anno rende tutta la libreria musicale dell'utente a disposizione sul cloud, e aggiorna i brani sui dispositivi a 256k senza Drm, indipendentemente dalla grandezza dell'archivio. Un colpo importante a Google e Amazon, che hanno servizi simili a prezzo più alto.
Os X Lion. Arriverà a luglio l'ultima versione in ordine di tempo Mac Os X, il sistema operativo per i computer della mela, l'avversario di Windows che anche se non ha raggiunto la stessa diffusione, ogni anno conquista quote di mercato. Dopo la versione Snow Leopard arriva "Lion", aggiornamento piuttosto sostanzioso. Anzitutto arrivano le "multitouch gestures", il computer si controlla come un iPhone o iPad, utilizzando il Magic Mouse o il magic Trackpad. Un passo in più verso il superamento delle interfacce tradizionali. Federighi mostra un'altra delle innovazioni, la gestione delle applicazioni a pieno schermo, e Mission Control, l'evoluzione di Exposé, un sistema di gestione delle applicazioni per rendere più fluido possibile il passaggio da un programma all'altro. Anche Spaces, il sistema di desktop multipli, ha subito un'evoluzione. Adesso utilizzare più applicazioni comporta azioni simili a quelle possibili su un tablet, Apple punta evidentemente all'unificazione della "user experience", per marcare a fondo il territorio e unformare a livello di percezione il concetto di "esperienza Apple". Nel dettaglio, il nuovo "Spaces" appare molto fluido e consente di gestire in maniera unica il proprio spazio di lavoro. Tra le sorprese più tecniche, OsX Lion ha il peso: l'installazione occupa 4 gigabyte appena, e ci sono 3000 nuove "Api" per facilitare la vita ai programmatori.
Applicazioni. Sul palco del keynote arriva Phil Schiller e l'attenzione si sposta sul Mac App store, che nell'ultimo anno è diventato "il più grande negozio di applicazioni del web". E in effetti la scelta è vastissima. L'innovazione principale nell'interfaccia utente di Lion si chiama "Launchpad", e in buona sostanza, Apple ha replicato il carattere di iOs nel sistema operativo del Mac. Dal funzionamento intuitivo e veloce, Launchpad è il passo di Apple verso la transizione al mondo touch anche per i computer.
Il nuovo OsX Lion dedica molta attenzione al rapporto tra utente, applicazioni e documenti: nuove funzioni di salvataggio automatico per tutti le applicazioni, sistema intelligente di sospensione e riavvio del lavoro. E una delle delle novità si chiama "Air drop", una funzione che permette di spostare documenti tra più computer connessi alla stessa rete semplicemente trascinandoli. Un approccio "Peer to peer" che velocizza i trasferimenti, rispettando i protocolli di sicurezza. Anche il programma di posta elettronica è stato ridisegnato e ora appare di impostazione più simile a Safari, con spazi razionalizzati e schermate meno affollate. Anche qua, l'impronta dell'interfaccia di iPad è palese. OsX Lion arriva a Luglio, e c'è il tempo per uno scherzo: il prezzo annunciato è di 129 dollari, ma poi sul grande schermo del keynote, il numero uno cade: e il prezzo vero di Lion appare, 29 dollari.
Il nuovo iOS 5. Duecento milioni di dispositivi iOs venduti finora, di cui 25 milioni di iPad nei primi 14 mesi. Il 44% del mercato è dei dispositivi mobili Apple, il 28 di Android. Quindici miliardi le canzoni vendute su iTunes, 130 milioni di downoad da iBookstore. Questi i numeri del business dietro iOs e quindi iPhone, iPad e iPod Touch, annunciati da Scott Forstall, mentre Steve Jobs se li gode in disparte sul palco. E la nuova versione, la 5, viene annunciata come una "major release", dai cambiamenti importanti. Uno su tutti il sistema di notifiche, totalmente rivisto, e per cui Apple ha ingaggiato un giovanissimo sviluppatore che viene dalla comunità del "jailbreak", il mondo parallelo di iOs, in cui spesso fioriscono talenti che poi diventano mainstream. In iOs 5 le notifiche arrivano tutte insieme nello spazio superiore dello schermo, a scomparsa qualcosa già visto su Android ma finalmente dal funzionamento apprezzabile, rispetto al precedente. Interessante la nuova funzionalità "Remind me", integrata con il calendario iCal, e le migliorie apportate all'applicazione della macchina fotografica: oltre ad essere accessibile dallo schermo di "lock", ora si possono scattare le foto con i tasti volume e anche editarle per togliere occhi rossi e imperfezioni. Miglioramenti anche per l'app "Mail", che acquista una funzione di ricerca più dettagliata e un'interfaccia utente più evoluta. Su iPad la tastiera su schermo si divide in due, e si potrà scrivere tenendo il tablet con due mani. Interessante poi che iOs5 funzionerà anche sul "vecchio" iPhone 3Gs, non sul 3G.
Sincronizzazione wireless. Un innovazione attesissima: addio cavetto bianco per la sincronizzazione: iOS 5 permetterà di mantenere collegati iPhone/iPad e il proprio Pc utilizzando il wireless. Anche gli aggiornamenti potranno avvenire senza fili, e finalmente Apple colma una lacuna dei suoi dispositivi: non ci sarà più la necessità di avere un pc o Mac per utilizzare un iPhone.
iMessages e Photostream. Gli utenti del nuovo iOs potranno inviarsi messaggi come fossero Sms, attraverso il web. La nuova app che lo permette si chiama iMessages ed è in sostanza un "Facetime" in versione testuale. Prevedibili polemiche con gli operatori telefonici, di fatto iMessages sostituisce gli Sms, ovviamente solo su dispositivi Apple. Photostream è invece un sistema di archiviazione di immagini, come Picasa di Google o Flickr di Yahoo. Le immagini dell'utente potranno essere visualizzate anche sul televisore di casa attraverso l'Apple Tv.
Integrazione con Twitter. iOs5 dispone di una nuova forma di integrazione con il social network del passerotto blu. In sostanza, si possono inviare "tweet" da qualunque applicazione lo supporti, sia che si tratti di messaggi brevi o di immagini. A giovare di questa nuova "amicizia" è principalmente Safari, che in questa nuova versione può "twittare" pagine e immagini.
Safari e Newsstand. Anche il browser di iOs 5 è stato rinfrescato. Oltre a migliorie tecniche, ora dispone anche di un lettore Acrobat avanzato, che consente di evidenziare testo e foto. Ma soprattutto, Safari mobile ora supporta la navigazione per schede. Non più nuove pagine per ogni sito che si apre, ma schede di più semplice gestione, per avere tutto sott'occhio. Tutte cose che browser di terze parti già facevano, e su cui Apple ha recuperato terreno.
Una delle innovazioni interessanti di iOS 5 è l'edicola digitale: Newsstand permette di scaricare giornali e riviste sul proprio iPhone o iPad, pagando un abbonamento. Il funzionamento è identico a iBookstore, si scelgono le pubblicazioni e queste vengono scaricate in background, mentre si fa altro. Dopo la musica, c'è l'editoria tra le frontiere di Apple. La carta stampata del futuro passerà inevitabilmente anche da qui.
iCloud, una mela a forma di nuvola. Il momento più atteso arriva all'ultimo: Dopo mesi di indiscrezioni arriva iCloud, ed è forse più di quello che ci si aspettava: molto semplicemente, basterà connettersi alla rete e tutti i dispositivi iOs dell'utente saranno immediatamente sincronizzati con la "nuvola" centrale. Anche iTunes va "in the cloud": tutti i brani nella libreria dell'utente verranno "spinti" sui dispositivi collegati a quell'account. Musica quindi, ma anche dati, immagini, libri, contatti e applicazioni acquistate sull'App store, fino a 5 gigabyte di spazio: iCloud è l'archivio volante del mondo iOs, prevede il backup completo dei dispositivi e comprenderà anche quello che finora si chiamava MobileMe. Con un vantaggio non indifferente: iCloud non sarà a pagamento, mentre MobileMe costava 99 dollari. C'è di più: le applicazioni per la produttività marcate Apple (Pages, Numbers, Keynote) potranno inviare i dati nel Cloud. Ovvero, l'utente avrà sempre a disposizione i propri documenti su qualunque dispositivo, basterà una connessione internet. E al Moscone Center partono gli applausi, mentre Steve la rockstar abbandona il palco. Ma come in ogni evento pop, c'è il bis. E si chiama iTunes Match, un servizio che per 24 dollari all'anno rende tutta la libreria musicale dell'utente a disposizione sul cloud, e aggiorna i brani sui dispositivi a 256k senza Drm, indipendentemente dalla grandezza dell'archivio. Un colpo importante a Google e Amazon, che hanno servizi simili a prezzo più alto.
Fonte repubblica.it
Nessun commento