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Summly, un’app per leggere le notizie in sintesi




Una applicazione per smartphone che fornisce un sommario degli articoli pubblicati in rete ha in poco tempo scalato le classifiche tra le più scaricate e apprezzate. Si chiama Summly ed è stata progettata da Nick D’Aloisio, un 17enne non ancora diplomato di origini britanniche. E’ disponibile per dispositivi con piattaforma iOS, ma presto anche per Android, ed è scaricabile gratuitamente dall’App Store.

Summly, una prova di come l’economia app promuove e premia i più giovani, consente di visualizzare le innumerevoli notizie presenti online, provenienti da centinaia di diversi siti, al momento solo in lingua inglese, riassumendole entro uno spazio di 400 caratteri adattato perfettamente allo schermo di un iPhone. Gli utenti hanno la possibilità di disporre le varie informazioni divise per categoria - tecnologia, sport, moda e così via – di personalizzare il menu in base ad argomenti e parole chiave, di aggiungere e rimuovere fonti, e, finalmente, di condividere le news su social network o inviarle agli amici tramite sms ed email. I contenuti inoltre sono fruibili grazie ad una interfaccia innovativa ad un design minimalista.

L’app sfrutta dei particolari algoritmi sviluppando la tecnologia di elaborazione e traduzione automatica del linguaggio umano mediante programmi informatici per ottenere una sintesi dei punti chiave del testo originale che volendo può essere letto nella sua interezza direttamente sul sito di provenienza. Quindi Summly, che ha superato i 200.000 download ed è stata scelta da Apple come applicazione della settimana in Gran Bretagna e in altri paesi, non entra in conflitto con gli interessi dell’editore ma è concepita per essere complementare.

Si può pensare, in effetti, ad una sua integrazione con l’attività di testate giornalistiche che usufruirebbero di un riassunto generato dall’app senza bisogno che questo compito debba gravare su un giornalista per introdurre il lettore alla versione integrale disponibile a pagamento con un sistema paywall di microtransazioni.

Il progetto di Nick D’Aloisio, uscito allo stato beta nel dicembre 2011, ha già beneficiato di più di un milione di dollari di finanziamento grazie al sostegno del miliardario Li Ka-shing e di altri investitori tra cui Stephen Fry, Ashton Kutcher, Yoko Ono e News Corporation di Rupert Murdoch con cui è stata avviata una stretta collaborazione.

Per la realizzazione di Summly, che ha avuto l’appoggio di uno staff di esperti di altissimo livello garantito da SRI, un istituto di ricerca senza scopo di lucro con sede nella Silicon Valley, è stata costituita una società a presiedere la quale è stato chiamato Bart Swanson, general manager di Amazon

Via lastampa.it

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