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Il data center di iCloud: tanto spazio ma soprattutto tanta tecnologia














500.000 square foot che ospiteranno i dati di milioni e milioni di persone: il più grande data center di Apple è solamente la terza struttura, in ordine di tempo, costruita dal gruppo, ma la più critica dal momento che ospiterà i dati e le informazioni di milioni e milioni di clienti, potenzialmente tutte le persone che hanno un iPhone o un dispositivo Apple potrebbero salvare qualche loro dato all'interno della cloud di Apple.
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Il data center è stato al centro del keynote di Steve Jobs, il quale ha voluto sottolineare come Apple abbia investito moltissimo per la sua realizzazione e sottolineando la natura green di questa nuova struttura; nessun dettaglio su cosa si possa trovare al suo interno, da alcune foto mostrate sembra che si utilizzerà hardware HP, NetApp e soluzioni di storage di Teradata. Proprio lo storage dovrebbe essere il punto critico di un simile data center: iCloud fornirà ad ogni utente 5 GB di spazio, ma vi sono milioni e milioni di clienti e molti di questi utilizzeranno questo servizio come loro principale casella di posta, subito dopo l'acquisto di un nuovo Mac per esempio.
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La realizzazione di un singolo data center, per un servizio esteso a livello mondiale, è insolita. Se pensiamo a Google o a Microsoft, ci rendiamo conto che queste compagnie per la gestione delle loro infrastrutture utilizzano diversi data center, distribuiti su tutto il pianeta; tuttavia nel caso di Apple parliamo principalmente di un servizio di storage, che può quindi essere "distribuito" tramite l'utilizzo di CDN, strumento ben noto in casa Apple.
All'interno del data center di Apple vi saranno non solo le email di milioni di persone, salvate tramite iPhone e iPad, ma anche lo streaming musicale di iTunes e infine tutte le foto e i documenti salvati direttamente dagli utenti. Una mole di dati che dovrebbe aver richiesto una lunga progettazione infrastrutturale da parte di Apple, soprattutto per l'espansione futura del servizio: ci si aspetta infatti che al crescere del numero di dispositivi venduti anche le risorse utilizzate all'interno di questa struttura vadano esaurendosi molto in fretta.
Infine le preoccupazioni relative a privacy e sicurezza: un simile data center può rappresentare un punto debole per la compagnia, perchè un attacco diretto ad esso vorrebbe dire la compromissione dei dati di milioni di persone. Difficile pensare che Apple riesca a duplicare le informazioni anche su altri data center, più facile che i sistemi di backup siano quasi tutti interni a questa struttura, con alcuni sistemi presenti negli altri due data center della coampagnia. Per la prima volta siamo di fronte ad un servizio di cloud computing che coinvolge milioni di clienti, lo stesso si prepara a fare Microsoft nel prossimo futuro, almeno stando alle indiscrezioni relative a Windows 8.

Fonte hostingtalk.it

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