Apple risponde ufficialmente sul problema della localizzazione.

Apple risponde pubblicamente sulla violazione della privacy in merito al tracciamento della posizione del proprio iPhone, dichiarando che il salvataggio delle posizione avviene per la creazione di una banca dati di hotspot Wi-Fi e ripetitori intorno alla posizione corrente, in modo da poter recuperare in tempi brevissimi,visto che il GPS impiega alcuni minuti per determinare la posizione ,  con un risparmi anche di batteria.
Utilizzando gli hotspots salvati in tempi brevissimi l'iPhone puà triangolare la posizione , questo anche perché vengono memorizzati i dati rilasciati dall'operatore con la cella di comunicazione.
I dati che i ricercati hanno recuperato in chiaro, comunica Apple, non sono le posizioni di passaggio dell'iPhone , ma le posizioni dei ripetitori hotspot Wi-Fi, che si possono trovare in alcuni casi anche a cento chilometri di distanza dal dispositivo.
Tuttavia Apple dichiara che a breve verrà rilasciato un aggiornamento software, il 4.3.3, che cesserà la sincronizzazione della cache con il file incriminato, diminuendo sia i dati degli hotspot Wi-Fi memorizzati e la cancellazione dei dati di localizzazione a dispositivo spento.