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Sei in: Repubblica > Tecnologia > La trovata di Lg: un tasto fa tutto e … + - Stampa Mail La trovata di Lg: un tasto fa tutto e si trova dietro allo smartphone

A Milano la multinazionale coreana presenta il suo nuovo telefono, l'Lg G2, con innovazioni interessanti: tutto schermo (5,2 pollici) IPS full HD, fotocamera da 13 mpx e un solo pulsante a portata di mano ma su retro del dispositivo











MILANO - E' ancora possibile proporre qualcosa di nuovo nel campo degli smartphone? Alla Lg sono convinti di sì e infatti il loro nuovo telefono, l'Lg G2, presentato ieri sera a Milano, punta sulla novità di un tasto sistemato sul retro del corpo macchina per conquistare uno spazio nell'affollatissimo mercato del digitale mobile. Un tasto che, a dire il vero, segna un cambiamento di approccio rispetto a tutti gli altri operatori del mercato, un tentativo di innovazione che, se i consumatori lo troveranno interessante, potrebbe cambiare il modo in cui gli smartphone oggi vengono prodotti.

Sì, perché tutti gli altri concorrenti hanno tasti per attivare alcune funzioni della macchina o per regolate il volume, o scattare foto, che sono sistemati o nella parte bassa frontale, sotto lo schermo per intenderci, o nelle sottilissime fasce laterali dei telefoni. l'Lg G2 elimina invece totalmente questi tasti, sia il frontale che i laterali, per concentrare tutto in un unico tasto multifunzione che è in alto al centro della parte posteriore dello smartphone, in una posizione assai comoda. Il tasto consente la regolazione del volume, l'accensione e lo spegnimento della macchina e l'uso dello scatto nella fotocamera. 


l cambio di posizione non ha solo l'obbiettivo di rendere la macchina più comoda all'uso, consentendo di svolgere molte funzioni con una mano sola, ma anche di liberare spazio nella parte frontale del telefono, permettendo dunque di avere uno schermo più grande, 5,2 pollici, senza far crescere le dimensioni della macchina, restando nella stessa scocca che avrebbe contenuto fino a ieri uno schermo da 4,6 pollici. E non basta, perché lo schermo dell'Lg G2 è un IPS Full HD, la fotocamera è da 13 megapixel con stabilizzatore d'immagini, il processore è un quad core a 2.26 Ghz e la batteria, costruita con un nuovo design, dovrebbe consentire una durata decisamente maggiore rispetto a quella degl smartphone della concorrenza.

Lg, insomma, non cerca solo di "resistere" nel campo degli smartphone, ma spinge invece l'acceleratore puntando su potenza e innovazione, mettendo all'interno di uno smartphone android di ultima generazione delle caratteristiche superiori alla media mantenendo i prezzi relativamente bassi. E' una strategia interessante, che punta a differenziare i prodotti dell'azienda coreana non sulla base del software ma con soluzioni hardware e di design originali, che rendano il prodotto più caratterizzato e forte sul mercato.

E' quello che accade anche nel campo dei televisori, dove Lg ha presentato, sempre ieri nello spazio della Triennale di Milano, anche la nuova linea di televisori UltraHD, con schermi di grandi dimensioni che hanno una risoluzione elevatissima, 3480 x 2160, con un numero di pixel quattro volte più grande di quello dei televisori HD, 1920 x 1080. Il segmento dei televisori di grandi dimensioni è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, le tv da oltre 40 pollici sono passate dal 38% al 55 %, e la tendenza sarà sicuramente confermata nei prossimi mesi.

Ecco dunque i nuovi tv di Lg, che hanno una cornice sottilissima, una grande luminosità e una caratteristica sicuramente interessante per chi ama ascoltare un suono di qualità dal proprio televisore: lo "sliding speaker", uno speaker 4.1 che invece di essere posto ai lati dello schermo, aumentando l'ingombro del televisore, appare quando il televisore viene acceso, nella parte bassa dello schermo, e scompare quando si spegne la tv.

"Cerchiamo di realizzare tecnologie che vadano incontro alle necessità dei consumatori", ha detto Paolo Locatelli, direttore vendite home entertainment di Lg, "non ci interessa l'innovazione fine a se stessa". E non ha torto, perché oggi in un mercato digitale che corre alla velocità della luce, cercare il proprio baricentro basandosi sulle necessità e i desideri dei consumatori è una scelta che ha buone probabilità di essere premiata.


Via repubblica.it 

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