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Occhiali di Google: tra due anni saranno per tutti

Primi prototipi per gli sviluppatori a 1.500 dollari dall'anno prossimo. Per presentarli, sul Moscone Center a San Francisco atterranno paracadutisti con le lenti indosso
















Sono comparsi anche gli occhiali di Google per la cosiddetta “realtà aumentata” nel corso della conferenza internazionale del gigante di Mountain View. Gli sviluppatori che abbiano 1.500 dollari da spendere potranno acquistarne i primi prototipi già dall'anno prossimo, ma per il grande mercato l'attesa potrebbe essere un po' più lunga: circa un paio di anni. In compenso, a prezzi sensibilmente inferiori.

Il co-fondatore del motore di ricerca Sergey Brin non ha lesinato nello spettacolo per aggiornare il pubblico del Moscone Center sulle lenti che promettono di sostituire gli smartphone.

Un gruppo di paracadutisti è piovuto da un dirigibile sul centro congressi di San Francisco, indossando gli occhiali di Google, un exploit trasmesso in diretta streaming su cui Brin ha ironicamente commentato: "Sono davvero felice che abbia funzionato, non me l'aspettavo". Ma questa è stata solo la prima parte della dimostrazione. La pattuglia di “sky diving” ha consegnato il testimone a un team di ciclisti, che si sono esibiti in acrobazie tra le scale dell'edificio per consegnare il pacco a uno scalatore, che si è arrampicato per tre piani con indosso le magiche lenti. Ultimo nella staffetta, un ciclista che ha messo gli occhiali nelle mani di Brin, tra gli applausi del pubblico entusiasta.

“Non fatelo a casa” ha ammonito il co-fondatore di Google indossando l'edizione "Explorer" delle lenti, ma poi ha lanciato un appello al suo popolo di sviluppatori, perché collaborino nel lancio del prodotto.

Gli occhiali, in realtà dotati di una singole lente, hanno fotocamera, microfono e altoparlante e possono connettersi a Internet tramite connessioni wireless, quindi visualizzare messaggi, email e ogni altra informazione digitale. I video trasmessi, come è successo per le acrobazie sportive durante la presentazione, possono essere inviati in diretta su Google +. Non saranno l'ideale per la navigazione online vera e propria o la lettura di libri digitali, ma saranno perfetti, secondo l'azienda, per la consultazione rapida.

Per Brin, questo dispositivo ci renderà più liberi: difficile balzare da un dirigibile e continuare a comunicare attraverso un computer portatile. Esempio estremo ma efficace. La strada verso il “computer invisibile”, evocato già dieci anni fa dal saggista Donald Norman, sembra spianata. Non è lontano il giorno in cui ci sembrerà strano dovere abbassare gli occhi per consultare la nostra posta elettronica per strada.

"Abbiamo ovviamente sperimentato altri elementi, quali il riconoscimento facciale” ha spiegato Brin, sottolineando tuttavia di "non essere stati altrettanto entusiasti come accade nei film di fantascienza".

Da fantascienza, però, resta l'esperienza suggerita da Babak Parviz, tra i responsabili del progetto: "camminare nel centro di Parigi e vivere l'esperienza con altre persone, in diretta". I viaggi di fantasia, così, restano per ora l'ultima esperienza che non potremo condividere direttamente con nessuno.

Via lastampa.it

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