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"Una piazza per Steve Jobs". L'appello arriva da Torino




















La morte del fondatore della Apple, Steve Jobs, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì, ha scosso il mondo. E a Torino c'è addirittura chi propone di dedicargli una piazza in città. La richiesta è arrivata dal consigliere comunale della Lega Nord Fabrizio Ricca, 25 anni, che spiega così la sua proposta: "Si tratta di un gesto simbolico. Torino si vuole proporre come città dell’innovazione tecnologica, del design, di un certo tipo di cultura estetica che la casa di Cupertino ha rappresentato nel mondo. Jobs rappresenta per molti qualcosa di più della figura dell’imprenditore". Potrebbe sembrare una delle tante sparate contro corrente della Lega, ma in realtà è anche un segnale dell'impatto che ha sulle nuove generazioni il campo dei media e della tecnologia. Jobs, molto più di tanti altri manager "ingrigiti", rappresenta davvero un punto di riferimento nell'immaginario di tanti giovani. Inoltre, la richiesta del Carroccio non si ferma solo a livello di provocazione, ma il gruppo consiliare chiederà davvero alla Commissione toponomastica di considerare l'opzione, derogando dalla regola secondo cui occorre attendere dieci anni dalla morte prima di dedicare una via o piazza a qualche personalità. “Sarebbe un’occasione per la città – spiega il consigliere Roberto Carbonero – anche di promuovere la propria immagine all’estero, dedicando ad un grande sognatore il nome di una piazza ed accogliendo così, in maniera indiretta, lo spirito innovatore, la voglia ed il coraggio di osare. Ma soprattutto la vocazione tecnologica e stilistica che l'era post-industriale ci suggerisce di seguire”.

Via perotorino

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