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iPhone, Apple raddoppia col melafonino low cost

Per settembre Steve Jobs prepara sorprese: non solo la nuova generazione dello smartphone, ma anche una versione "cheap" utilizzabile con qualunque operatore per contrastare Android e Nokia

Diavolo di uno Steve Jobs. I fan della Mela stavano già ingoiando amaramente il frutto del tradimento, il rinvio dell'attesissimo lancio del nuovo iPhone, presentato puntualmente all'inizio di ogni estate, quando dall'albero della Apple ecco penzolare non uno ma addirittura due melafonini. L'attesa e il ritardo varranno bene due iPhone: e così a settembre il mondo potrà addentare in tutta la sua prelibatezza non solo l'attesissimo iPhone 5 ma anche un nuovo modello dell'iPhone4 ribattezzato iPhone4S.

E' più che una novità: è una piccola grande rivoluzione per la casa di Cupertino rinomata nel mondo dell'hi-tech non solo per il design e la tecnologia dei suoi prodotti ma anche per il costo nettamente più alto della media. L'iPhone4S sarà infatti il primo telefonino della Apple se non proprio low cost quantomeno più economico. Di più: sarà anche il primo prodotto con cui Steve Jobs offrirà chiavi in mano ai suoi clienti un servizio prepagato. L'iPhone 4S sarà venduto infatti a 350 dollari: 150 dollari in meno del fratello maggiore. Di più. Il mini-iPhone sarà anche sbloccato: non sarà cioè legato, come succede soprattutto qui negli Usa, a un operatore particolare. Una mossa con cui Jobs muove all'attacco di quel miliardo e passa di consumatori che in 98 paesi (il calcolo è degli esperti di Information Week) hanno finora snobbato la Mela perché preferiscono le schedine e le sim prepagate: offerte al
miglior prezzo dai più convenienti operatori del momento.

L'arrivo del mini iPhone è stata una delle novità più chiacchierate nella tecnosfera degli ultimi tempi. Qualche analista s'era perfino spinto a ipotizzare un nuovo nome, iPhone Nano, sulla scia di quegli iPod Nano con cui Apple è andata all'attacco del mercato degli mp3 di massa e meno d'elite (anche qui, iPod quanto mi costi). La scommessa dell'iPhone 4S adesso arriva da una fonte al di sopra di ogni sospetto: Chris Whitmore, l'analista informatico di Deutsche Bank, che non è proprio un club di nerd e chiacchieroni. La mossa di Steve Jobs, il telefonino di "medio raggio", sarebbe determinata - scrive Whitmore - dalla volontà di "penetrare aggressivamente" il mercato appunto dei "telefonini di media gamma": proprio nel momento in cui "Nokia e Rimm, la casa che produce il Blackberry, stanno combattendo per restare a galla". E' un segmento del mercato su cui Apple deve già vedersela con l'incontenibile avanzata dei prodotti Android, il sistema operativo di Google che da Samsung in giù sempre più grandi marche stanno utilizzando.

La sorpresa dell'iPhone 4S riaccende ovviamente l'attesa anche per l'altra parte del tandem, cioè l'iPhone 5 di cui si favoleggia. Qui, le indiscrezioni abbondano. Apple ha rinviato il lancio a settembre per una serie di motivi: da una parte sta ancora spingendo sull'iPad 2, dall'altra - scopriamo adesso - sul mini iPhone che verrà. In mezzo, anche un bel po' di problemini tecnici, amplificati dallo tsunami giapponese che ha mandato comunque in crisi il mercato dei cheap. Tutto però sarebbe ormai pronto per il lancio di settembre. Schermo più grande, una nuova antenna (dopo la figuraccia che aveva costretto Steve & co.  a regalare le custodie per evitare la caduta di linea), il controllo vocale amplificato, il redesign che prevede la scomparsa del vetro sul retro... Ma sarà ovviamente e soprattutto il nuovo sistema operativo, l'iOs5, quello che farà la differenza tra i modelli precedenti - e il fratello minore 4S. Senza contare che il lancio dei due prodotti sarà accompagnato, a settembre, da quello di iCloud, la nuova nuvola che permetterà di portarsi dietro tutta la libreria: e quindi amplierà ancora di più la capacità del vostro nuovissimo iPhone. Piccolo o grande che sarà.

Via repubblica.it

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