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Icann approva nuovi domini: nasce .azienda



















Le azienda possono utilizzare il proprio nome a suffisso del dominio: .Microsoft, .Apple o .Google ai nastri di partenza. Si prevede un'esponenziale crescita dei domini dagli attuali 22

Si tratta della più grande espansione nei nomi a dominio dall’epoca del boom delle dot.com, ma a trainare la scelta di Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è senza dubbio il boom di Internet. Le azienda possono utilizzare il proprio nome (.impresa) a suffisso del dominio. A 26 anni dal dominio .com, si tratta del più radicale cambiamento da allora. A Singapore Icann ha dato il via alla rivoluzione, che porterà ad un’esponenziale crescita dei domini dagli attuali 22 gTLD (più i 250 domini geografici come .it o .eu). Nasceranno .Microsoft, .Apple o .Google, in Italia forse .Fiat e .Ferrero.
La fantasia al potere? “ICANN ha aperto le porte al naming system di Internet per far largo all’immaginazione globale umana” ha detto Rod Beckstrom, presidente e chief executive officer di ICANN. “La decisione di oggi rispetta il diritto dei gruppi di creare nuovi Top Level Domains in ogni lingua o script“. Ad auspicare l’apertura di Icann era stato lo stesso presidente Usa, Barack Obama, appena eletto, che ha sempre detto che il domain name system non dev’essere Usa-centirico, ma servire gli utenti globali.
Le “grandi marche con un marketing chiaro e una strategia orientata verso i clienti” saranno i grando benefattori dell’apertura di Icann. L’applicazione dei nuovi top-level domains sarà accettatata dal 12 gennaio 2012 al 12 aprile 2012.
Da settimana scorsa Telnic Limited, registry operator del dominio .tel di primo livello (TLD), ha detto che sono disponibili per tutti gli utenti i nomi .tel corti (a due caratteri) e solo numerici, dando il via alla fase di registrazione.
Internet è in pieno boom: ogni minuto partono 168 milioni di email, sono inviati 98 mila Tweet su Twitter, uploadati 600 nuovi video su YouTube, 370 mila conversazioni avvengono su Skype, 695 mila interrogazioni sono effettuate su Google ed altrettati Status aggiornati su Facebook (lo riporta il grafico “Things that happen on Internet every sixty seconds” opera di Shangai Web Designers).

Fonte itespresso.it

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