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Apple, i download da App Store in calo per la prima volta dal 2015

Nel primo trimestre 2019 il numero di app scaricate dallo store è diminuito del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
I download dall’App Store, il negozio digitale di Apple, sono diminuiti per la prima volta negli ultimi quattro anni. Un’analisi di Morgan Stanley pubblicata da Business Insider afferma che, nel primo trimestre 2019, c’è stato un calo anno su anno del 5%. Gli analisti tornano indietro fino al 2015. Ma - visto il continuo progresso degli anni precedenti - è plausibile che quello del primo trimestre 2019 sia il primo calo di sempre.
 
Il dato non è confortante per Apple, perché dimostrerebbe quanto il successo dei servizi (sui quali sta puntando molto e che includono anche gli incassi da App Store) sia legato alla quantità di dispositivi venduti. In altre parole: se gli utenti non comprano iPhone, soffrono anche i servizi, che sono pensati proprio per compensare le difficoltà degli hardware. La frenata dell’App Store sarebbe quindi il riflesso della contrazione nelle vendite di iPhone.

Cupertino sa bene che - tra concorrenza e saturazione - risollevare il mercato degli smartphone non sarà semplice. Anche per questo motivo ha deciso di non diffondere più i dati sulle unità vendute. L’obiettivo è, tra le altre cose, spostare l’attenzione dalle vendite alla base utenti. Cioè dal numero di dispositivi comprati a quelli in circolazione. Una base in crescita, visto che la vita media di uno smartphone si sta allungando, rappresenterebbe il pilastro su cui far fruttare i servizi. Questa è la strategia di Apple, che però non verrebbe supportata dal dato di Morgan Stanley.
 

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