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Niente iPhone, forse un nuovo iPad e lo speaker Siri: ecco tutte le novità di Apple per la WWDC

Alla Worldwide Developers Conference di San Josè che si apre lunedì si parlerà come sempre di sistemi operativi, tuttavia potrebbe esserci qualche sorpresa anche per l’hardware




Apple ha un calendario variabile ma con alcune ricorrenze precise:un evento in primavera, di solito a marzo, uno a ottobre, uno a settembre per l’IPhone. È il più importante, insieme con la WWDC, la conferenza mondiale degli sviluppatori che si tiene a giugno. L’edizione 2017 si apre il 5 con il keynote di Tim Cook a San Jose in California, poco lontano dalla nuova sede dell’azienda. La Worldwide Developers Conference anticipa le novità dei sistemi operativi per tutti i prodotti della Mela: è dedicata quindi al software, e di hardware se ne vede poco o niente. Ogni tanto arrivano però sorprese e smentite, e quest’anno potrebbe essere la volta buona. Ecco le ultime indiscrezioni.

Mac
Quasi certamente si vedranno nuovi portatili: o meglio, sempre gli stessi (MacBook, MacBook Pro, MacBook Air) con qualche aggiornamento. Un processore più veloce, magari un nuovo hard disk, più memoria Ram; d’altra parte a breve debuttano sul mercato i nuovi laptop Microsoft, Huawei e altri concorrenti diretti di fascia alta. Curioso il caso del MacBook Air, chiaramente destinato alla pensione dopo il lancio del MacBook 12 pollici, eppure ancora tra i modelli più venduti di Apple, che così potrebbe essere costretta a rinnovare il processore per tenere al passo con i tempi. Non ci saranno, pare, novità per i desktop: iMac, Mac Mini, Mac Pro (quest’ultimo sarà rinnovato l’anno prossimo, ha anticipato Apple).

iPhone e iPad
È troppo presto per l’iPhone 8, quello del decennale. A San Josè potremmo però vedere forse il nuovo iPad Pro da 10,5 pollici di cui i rumor parlano da mesi: dovrebbe sostituire il modello attuale da 9,7 pollici, pur conservando più o meno le stesse dimensioni esterne, grazie ai bordi più stretti. Il prezzo è previsto intorno ai 600-650 dollari. Probabile anche un aggiornamento al processore dell’iPad Pro da 12,9 pollici, e potrebbe arrivare anche un Apple Pencil 2.

Apple Tv e Apple Watch
Si parla da tempo di una versione del set top box di Apple compatibile con lo standard 4K: prima o poi arriverà, e non è detto che non accada alla WWDC. Per lo smartwach di Cupertino aspettiamoci al massimo dei nuovi cinturini.

Altro
Negli Stati uniti il mercato degli speaker intelligenti per la casa è dominato da Echo di Amazon, con Google Home che segue a ruota. Di recente Microsoft ha presentato la sua soluzione, che ovviamente integra Cortana, e all’appello manca ora solo Apple, che potrebbe dare a Siri una nuova dimora. Sui siti specializzati si moltiplicano le indiscrezioni, e secondo Bloomberg il dispositivo sarebbe già in produzione in vista del debutto sul mercato a fine anno. Dunque alla WWDC si potrebbe vederne un’anteprima, anche perché poi bisognerà sviluppare il software e definire gli accordi per i contenuti (l’altoparlante suonerà ovviamente le canzoni di Apple Music, ma quelle di Spotify?).

Il software
Molte di queste novità, se arriveranno, non si vedranno nemmeno sul palco del McEnery Convention Center: appariranno direttamente nello Store online di Apple, perché per il resto ci sarà parecchio da raccontare, nelle due ore della presentazione. Sui sistemi operativi per Mac, iPhone, Apple Watch e Apple Tv i le notizie ancora sono più confuse. È prevista una rinfrescata a iOS, con un’interfaccia leggermente rivista, e potrebbe arrivare il “dark mode”, che sul prossimo iPhone dovrebbe consentire un aumento dell’autonomia. Negli schermi Oled, infatti il nero si ottiene lasciando spente le singole celle luminose, dunque più l’interfaccia è scura meno si consuma; questo non vale per gli attuali display, che sono costantemente retroilluminati. Per l’iPad si attendono miglioramenti nella gestione del multitasking e dell’Apple Pencil; non è esclusa l’introduzione degli account multipli, attualmente possibile solo quando l’iPad viene usato come strumento didattico. Per le app, oltre alle solite rifiniture, con iOS 11 potrebbero arrivare i pagamenti peer-to peer, non come applicazione separata ma come una funzione di di Message o di Apple Pay: utili ad esempio per dividere il conto del ristorante o acquistare un regalo in comune.

Apple Music aprirà ai video, una mossa scontata visto che da poco a Cupertino hanno cominciato anche a produrre contenuti in proprio (Planet of The Apps) e hanno acquistato il fortunato show televisivo Carpool Karaoke (la nuova serie parte in agosto).

Per Tv OS e Watch OS ci saranno nuove funzioni, miglioramenti nell’interfaccia e nella compatibilità tra le app Apple e quelle di terzi, ma con ogni probabilità non si vedranno nemmeno qui vere rivoluzioni. Lo stesso vale per Mac OS: dopo l’introduzione di Siri, lo scorso anno, la novità più probabile è che l’assistente vocale di Apple guadagni la compatibilità con altre app. iTunes potrebbe finalmente essere rivisto e magari diviso in più software separati, come succede in iOS. Ci si aspetta poi qualche ulteriore passo avanti nella interazione con iPhone e iPad, e poco più: alla fine il mistero più intrigante del nuovo sistema operativo per i Mac è forse il nome.

Tempo di cambiare
Da molti mesi si leggono anticipazioni sul nuovo iPhone e circolano notizie di acquisizioni da parte di Apple e brevetti per prodotti futuri. Non ne viene fuori una chiara indicazione circa le prossime mosse di Apple, ma due elementi ci sembrano ricorrenti: la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale. La prima, per Tim Cook, promette di diventare importante quanto l’introduzione degli smartphone, per la seconda si sa meno ma gli sforzi di Cupertino potrebbero tradursi in una versione finalmente smart di Siri, che pure è stato il primo assistente digitale e oggi pare drammaticamente indietro rispetto ai concorrenti, come Alexa, Cortana, Google Assistant. Apple impiega già l’intelligenza artificiale in vari prodotti, ma finora non ha mai fornito un quadro complessivo sulla sua strategia in questo campo. Ora, nell’anno in cui tutti parlano di intelligenza artificiale, potrebbe essere arrivato il momento giusto, e la WWDC sarebbe un’occasione perfetta.

Via lastampa.it

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