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Tutti i misteri dell’Apple Watch

Oggi l’evento di presentazione dello smartwatch della Mela, fra un mese il debutto sul mercato. Ma ci sono ancora molte cose da chiarire, a partire dal prezzo e dalle funzionalità. E non è detto che a San Francisco non si vedano altre sorprese: ecco gli ultimi rumors












Il giorno è oggi: dalle 19 a San Francisco Tim Cook parlerà dell’Apple Watch, e sarà questa la vera presentazione, dopo l’anteprima del 9 settembre scorso. Saranno svelati finalmente prezzi e caratteristiche dello smartwach di Cupertino, ci sarà spazio per funzioni inedite e per una ricca sfilata di app ottimizzate, e certamente anche per qualche sorpresa. Apple ha adottato la stessa strategia con l’iPhone e con l’iPad: l’annuncio è arrivato parecchio tempo prima del lancio nei negozi, per dar modo agli sviluppatori di inventare o adattare le app, ai rivenditori di avere le informazioni necessarie per i clienti, e tastare il polso ai possibili acquirenti, incuriosendoli con anticipazioni e fughe di notizie più o meno calcolate. È successo anche con l’Apple Watch, ma meno delle altre volte: non c’è stato nessun avvistamento, nessuno lo ha trovato in un bar, nessuno ha raccontato di averlo provato in anteprima. E chi lo ha visto a Cupertino, come La Stampa, si è trovato tra le mani un oggetto finito sul piano del design ma ancora allo stato di demo per quanto riguarda il software.

Apple Watch
Gli sviluppatori hanno a disposizione il software per creare app dallo scorso novembre, e alcuni hanno potuto lavorare a stretto contatto con Apple, che ha imposto misure di sicurezza molto severe per evitare fughe di notizie. Oggi sapremo tutto: quanto dura la batteria, ad esempio (“Bisognerà ricaricarla ogni giorno”, aveva detto Tim Cook qualche tempo fa, ma adesso pare che esista una modalità di risparmio energetico per prolungare l’autonomia). E più, dovremmo avere la risposta a una domanda: a cosa serve l’Apple Watch, in un mondo sempre più affollato di smartwatch e braccialetti fitness. Apple punterà molto sulla salute, ma ci sono parecchie novità in vista anche sui pagamenti via Apple Pay, che finora sembra il primo esempio riuscito di trasformare lo smartphone (e l’orologio) in una carta di credito. E per gli appassionati di numeri, oltre alla consueta carrellata iniziale, arriverà il prezzo dell’orologio intelligente di Jonathan Ive: per ora si sa soltanto che parte da 349 dollari, ma le combinazioni possibili tra cassa e cinturino sono numerose, e il modello Edition in oro rimane ancora un mistero. Più che i 5.000 o 10.000 dollari previsti, la curiosità è la strategia di vendita: è stato proprio Ive, infatti, a dichiarare che per l’occasione gli Store in tutto il mondo saranno rinnovati, con una zona vip apposta per l’Apple Watch (chissà se solo quello in oro o tutti).

MacBook
Normalmente le presentazioni di Tim Cook durano intorno ai novanta minuti: basterebbero per scendere nel dettaglio delle varie funzioni dell’Apple Watch, e anzi certamente molto rimarrebbe da dire, eppure la sensazione è che ci sia tempo per parlare anche di altri prodotti. Magari i computer: Cook non sprecherebbe fiato ad annunciare l’ennesima revisione del MacBook Air, se dovesse avere soltanto un processore più potente, ma potrebbe invece alzare il velo su una nuova versione ridisegnata, con schermo Retina da 12 pollici, di cui si parla da molto tempo. Trascorsa la prima mezz’ora, potrebbe quindi passare all’Apple Watch.
Che prima o poi arrivi un nuovo portatile della Mela con schermo Retina è fuori dubbio, e quasi certamente avverrà entro l’anno. Che oggi sia il giorno giusto, però, è opinabile: Apple negli ultimi tempi ha lanciato nuovi computer in occasione della WorldWide Developers’ Conference in giugno, oppure in ottobre, a margine della presentazione degli iPad. Ma, anche se hanno definito una categoria (gli Ultrabook), ora i Mac portatili hanno bisogno di un ritocco per rimanere competitivi: Intel ha lanciato da poco una nuova famiglia di processori che sarebbero perfetti per un portatile senza ventola, come pare debba essere il nuovo MacBook Air Retina, ammesso che davvero si chiami così. Intanto in tempi di consegna di tutti i portatili Apple si sono allungati di due o tre settimane, e questo è di solito un segno che nuovi modelli sono in arrivo.

iPad
Poche novità attese per il tablet: da qualche parte si legge di una versione dell’iPad mini con processore A8, lo stesso dell’iPad Air 2. Molto probabile, ma difficile che trovi spazio nella presentazione, a parte una breve menzione: di fatto non sarebbe un prodotto nuovo, visto che funzione più interessante (il lettore di impronte digitali) è già arrivata col refresh di ottobre. Per il resto, è quasi certo che non si vedrà sul palco dello Yerba Buena Center l’iPad Pro con schermo da 12,9 pollici di cui si discute da diversi mesi: pare che all’ultimo momento Apple abbia pensato di introdurre una porta Usb 3 e altre modifiche per renderlo più adatto all’uso professionale.

Apple Tv
Potrebbe esserci spazio invece per un’altra novità attesa da tempo: un’Apple tv riveduta e corretta, ad esempio. Il modello attuale risale al gennaio 2013, usa ancora il chip A5 dell’iPhone 4S e non è compatibile con lo standard wifi 802.11ac, ormai presente su tutti i prodotti della Mela. Quindi, senza aspettarsi rivoluzioni, almeno un aggiornamento delle specifiche pare assai probabile, anche in vista delle diffusione di contenuti 4K su Internet (finora del tutto assenti da iTunes Store) e di un accordo con l’emittente HBO che dovrebbe partire ad aprile con un abbonamento tutto compreso per 15 dollari. Sembra invece destinata a sfumare l’idea di una vera televisione prodotta da Apple, considerato anche l’andamento non positivo del mercato delle tv.

Altro
Difficile poi che arrivi Beats su iTunes: il servizio streaming, acquistato da Apple quasi un anno fa potrebbe debuttare a giugno, quando sarà annunciata la nuova versione del sistema operativo mobile iOS e forse anche di OS X. Ma deve arrivare, perché insieme con l’iPod, il negozio di musica è l’unico settore in calo nel roseo fatturato di Apple, mentre Spotify e simili crescono costantemente. Dal punto di vista del software, ci si potrebbe forse aspettare qualche dettaglio in più su Homekit, il supporto della Mela alla domotica, di cui finora si è parlato poco, mentre è certo che ci saranno ulteriori dettagli e funzionalità su Health,
la piattaforma per le app di salute e fitness, che insieme all’Apple Watch, alle app dedicate e agli accessori di altri produttori, diventerà presto un nuovo ecosistema. Ci saranno diversi aggiornamenti software: di sicuro per iOS, che arriverà alla versione 8.2, probabilmente anche per Os X. I cambiamenti maggiori saranno senz’altro in Siri e nella modalità con cui l’iPhone comunica con l’Apple Watch.

Tempi
L’evento Apple cade poco dopo il Mobile World Congress, la più grande fiera mondiale della telefonia e dintorni, cui però l’azienda americana non ha mai partecipato. Il calcolo dei tempi è perfetto, come già altre volte: a pochi giorni dalla chiusura, i media continuerebbero ancora a raccontare le novità di Barcellona, e invece l’attenzione ora sarà tutta per l’Apple Watch spegnendo in anticipo l’interesse per il Samsung Galaxy S6 e l’Htc One, i due smartphone in diretta concorrenza con l’iPhone lanciati la scorsa settimana. Saranno sul mercato entro aprile, e di nuovo dovranno vedersela con Apple: l’orologio di Cupertino sarà infatti in vendita proprio allora, e di nuovo recensioni e pubblicità potrebbero rubare spazio agli smartphone Htc e Samsung, per non parlare degli altri smartwatch.

Via lastampa.it

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