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Galaxy S6 ed S6 Edge, per sfidare l'iPhone Samsung riparte da Zero

Presentati al Mobile World Congress di Barcellona, i due nuovi smartphone sono realizzati in vetro e metallo, hanno ottime specifiche tecniche, ma prezzo elevato. E in nome del design rinunciano alla batteria estraibile e alla memoria espandibile




Ha senso far uscire un nuovo smartphone ogni anno? La tecnologia avanza davvero così tanto da convincere chi ha il vecchio modello ad acquistare quello nuovo? Col passaggio dal Galaxy S4 all’S5, Samsung aveva fatto un mezzo passo falso, proponendo un modello troppo simile al precedente per caratteristiche e funzioni: le vendite sono state inferiori alle attese, il fatturato della divisione smartphone dell’azienda coreana è calato di oltre il 40 per cento rispetto al 2013.

Per questo il Galaxy S6 appena presentato a Barcellona è un nuovo inizio. E infatti in codice si chiama Project Zero: “Abbiamo fatto un passo indietro, siamo tornati all’essenziale e abbiamo ripensato ogni dettaglio”, spiegano ingegneri e designer. Proprio il design è uno dei punti di forza del nuovo smartphone, che in realtà non è uno ma due: un modello normale e uno denominato Galaxy S6 Edge, che riprende il dettaglio dello schermo curvo ssul lato già visto sul Galaxy Note Edge, qui però esteso ai due lati del dispositivo.

La funzione People Edge del modello curvo è una scorciatoia ai contatti più usati molto personalizzabile (ma sempre in vista, e se uno non volesse far sapere a tutti chi sono i suoi amici?), l’idea dei colori che identificano le varie persone si è già vista ma non dispiace; meno chiaro, almeno al momento l’utilizzo dell’altra striscia laterale. Per le notifiche, certo: ma ci riserviamo di approfondire in una prova più completa; intanto pare di capire che non funzionerà con tutte le app ma solo con quelle ottimizzate.

Nel confronto col modello precedente, dimensioni e peso sono simili, ma la sensazione è molto diversa grazie ai materiali che finalmente sono quelli che ci si aspetta per un modello top di gamma (tutto vetro e metallo, niente plastica). S6 ed S6 Edge condividono processore memoria, fotocamere, hanno minime differenze di dimensioni, peso, capacità di batteria.

Per il resto, i coreani hanno realizzato due apparecchi potenti, belli da vedere (anche se l’S6 normale è una specie di ibrido tra iPhone 6 e Sony Xperia Z3). Sono pensati più per chi li usa davvero e meno per chi legge le specifiche tecniche, peraltro eccellenti.

È migliorato tutto: la fotocamera funziona bene anche con poca luce e parte in appena 0,7 secondi, con un doppio clic sul pulsante home, il sensore per le impronte digitali è a sfioramento e non a scorrimento come sull’S5, il display da 5,1 pollici ha risoluzione elevatissima, colori vivaci, si vede bene anche all’aperto. Pure l’altoparlante è nuovo, e molto più potente, anche se non siamo al livello del Boom Sound di Htc.

Il processore è prodotto da Samsung: il primo per uno smartphone dotato di tecnologia 14nm da 64 bit, un nuovo sistema di memoria e una unità flash più veloce per garantire prestazioni più elevate e una maggiore velocità con meno consumo: infatti la batteria è leggermente meno potente ma l’autonomia rimane la stessa. Il sistema operativo è Android 5.0 Lollipop con l’interfaccia Touch Wiz di Samsung, semplificata e resa meno invasiva (e più pulita graficamente).

La batteria non è rimovibile: sono pochissimi quelli che davvero vanno in giro con una batteria di riserva, ma così per Samsung viene a cadere una delle differenze più grandi rispetto all’iPhone. D’altra parte, secondo gl ingegneri coreani, bastano dieci minuti di ricarica per permettere due ore di riproduzione video in HD, mentre per quella completa servono 80 minuti (un po’ di più se si usa il sistema senza fili integrato).

La sorpresa è che manca lo slot per una scheda SD aggiuntiva, presente praticamente su tutti i modelli Samsung: “Non volevamo compromessi sul design”, spiegano i designer. In compenso la memoria interna parte da 32 GB e arriva a 128 GB, e c’è pure un accordo con Microsoft per 115 GB di spazio gratuito sul cloud di OneDrive.

Arriva anche il sistema di pagamenti mobile Samsung Pay, per ora solo in Corea, che oltre all’Nfc ha la possibilità di riprodurre i segnali magnetici della carte di credito: per pagare quindi dovrebbe bastare avvicinare il telefono a un POS qualsiasi.

A parte la piattaforma software Knox, per la sicurezza c’è Find My Mobile che permette di localizzare in tempo reale lo smartphone e proteggere le informazioni personali grazie alla funzione Blocco Riattivazione per il controllo da remoto. Molti poi troveranno interessante la possibilità di utilizzare l’S6 in aziende che usano Blackberry: la compatibilità è totale, perché Samsung ha stretto un accordo con la casa canadese e usa lo stesso client, non servono app specifiche.

Samsung Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge saranno disponibili in Italia a partire dal 10 Aprile nelle versioni da 32 e 64 GB a prezzi che dovrebbero partire da 729 euro per l’S6 base e 879 per l’S6 Edge. I colori: White Pearl (Bianco Perla), Black Sapphire (Nero Zaffiro), Gold Platinum (Oro Platino) per entrambi i dispositivi. Il Blue Topaz (Blu Topazio) è solo per il Galaxy S6, il Green Emerald (Verde Smeraldo) solo per Galaxy S6 Edge. Dal vivo è bellissimo.

Via lastampa.it

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