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Pietroburgo, rimossa la statua di Steve Jobs: e i gadget di Apple diventano “simboli di sodomia”

Il coming out del Ceo Tim Cook ha reso i prodotti Apple sgraditi in Russia, e Maxim Dolgopolov, presidente della “Unione finanziaria del Nord-Ovest” ha ordinato la rimozione del monumento da lui stesso voluto: “Ora ha un doppio senso ostile alla cultura russa, è una propaganda pubblica della sodomia”.















In Russia l’iPhone non è più un gadget di culto, ma un “simbolo di sodomia”. Questa almeno è stata la motivazione con la quale ieri nel cortile dell’Università informatica di Pietroburgo è stato smantellato il monumento a Steve Jobs in forma di telefonino. Il coming out del Ceo Tim Cook ha reso i prodotti Apple sgraditi in Russia, e Maxim Dolgopolov, presidente della “Unione finanziaria del Nord-Ovest”, che aveva sponsorizzato l’installazione del monumento, ne ha ordinato la rimozione: “Ora ha un doppio senso ostile alla cultura russa, è una propaganda pubblica della sodomia”. E quindi l’iPhone4 alto due metri, con montato dentro uno schermo interattivo sul quale si potevano vedere le immagini di Steve Jobs e leggere la sua biografia, è stato considerato una violazione della “legge contro la propaganda omosessuale tra i minorenni”, la famigerata “legge anti-gay” che ha generato tante polemiche e creato attriti tra Mosca e l’Occidente.

Il monumento era stato installato meno di due anni fa, in presenza di autorità cittadine di Pietroburgo ed emissari della Apple. Ma in Russia le mode cambiano rapidamente, e da gadget culto esibito dall’ex presidente e ora premier Dmitry Medvedev, che era andato anche in pellegrinaggio a Cupertino, l’iPhone – nonostante vendite record in Russia anche con gli ultimi modelli - è diventato simbolo dell’ambiguità sessuale e politica dell’Occidente. Dolgopolov sostiene di aver preso la decisione di rimuovere il monumento anche grazie alle rivelazioni di Edward Snowden ed è disposto a rimetterlo al suo posto a condizione che ogni russo potrà inviare direttamente dall’iPhone di pietra un messaggio alla Apple per comunicare che rinuncia ai suoi prodotti. E l’autore della legge anti-gay Vladimir Milonov, deputato locale di Pietroburgo, ha proposto di proibire a Cook di entrare in Russia “per sempre”: “Laggiù (in Occidente, ndr) sono tutti promiscui, cosa ci può portare qui, l’Ebola, l’Aids, la gonorrea?”. Ovviamente, il coming out di Cook fa parte della cospirazione internazionale degli omosessuali: “Ora tutti sanno che i prodotti Apple sono fatti dai pederasti e cominceranno a cambiare idea su di loro, dicendo che però sono gente di talento”. Ma alla domanda di un giornalista se ora Milonov si sarebbe disfatto del suo iPhone il deputato si è offeso: “Non sono un feticista, per me è solo un telefono”. 

Via lastampa.it

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