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Dopo l’iPhone 6 Plus parte la guerra degli smartphone extralarge

I nuovi apparecchi sono a metà tra tablet e un telefono: quest’anno supereranno i pc portatili. Apple è appena arrivata, ma tra qualche giorno sarà in vendita la quarta versione del Galaxy Note di Samsung, che ha inventato la categoria













Dove finisce uno smartphone e dove comincia un tablet? Per qualche tempo la distinzione è stata netta, con l’iPhone come paradigma per la prima categoria, l’iPad per la seconda. Poi nel 2010 Dell ha lanciato lo Streak (5 pollici) e l’anno dopo Samsung il Galaxy Note: la prima versione aveva uno schermo da 5.3 pollici, contro i 3,7 dello smartphone Apple. Con gli anni sono arrivati dispositivi di ogni dimensione, che hanno cercato di unire la versatilità del tablet alla portabilità dello smartphone. L’ibrido è diventato anche linguistico, con la parola «phablet», che ha la tristezza di un incrocio malriuscito. Come i primi modelli, grandi e pesanti, che non offrivano veri vantaggi rispetto a uno smartphone, a parte lo schermo maggiorato.

Ma per uno smartphone lo schermo è tutto e avere più spazio a disposizione significa usare più funzioni, più facilmente. In un apparecchio più grosso si può usare una batteria di maggiore potenza: una giornata intera di autonomia è garantita, in parecchi casi si arriva a due. Così la corsa agli schermi più ampi è cresciuta: si stima verranno venduti 175 milioni di apparecchi tra 5,5 e 7 pollici quest’anno, più dei computer portatili, e nel 2015 potrebbero superare anche i tablet (fonte IDC).

Apple ha appena lanciato il suo ibrido, l’iPhone 6 Plus, con schermo da 5,5 pollici e software ottimizzato anche per l’uso in orizzontale, come un tablet. Vende moltissimo, nonostante il prezzo elevato, ma il mercato è affollato e la competizione feroce. Per un confronto abbiamo preso in esame solo modelli con schermo tra 5,5 e 6 pollici, che rappresentano il top di gamma dei rispettivi produttori e sono facilmente reperibili sul mercato italiano.

Il Samsung Galaxy Note è giunto alla quarta generazione con un’evoluzione costante, che ne ha fatto l’apparecchio simbolo della categoria. I coreani hanno puntato sul pennino, che diventa ora uno strumento evoluto di interazione. Eccellente schermo da 5,7 pollici con colori brillanti (anche troppo), processore velocissimo, batteria potente, buona fotocamera, scheletro in metallo: così Samsung prova ad allargare il mercato del Note ai più giovani, anche con funzioni pensate apposta per prendere appunti all’università (ma giocarci è un piacere). Arriva la settimana prossima in Italia e dovrà vedersela con un concorrente insospettabile: l’Ascend Mate 7 di Huawei, in vendita da novembre. Con dimensioni quasi uguali al Samsung monta però uno schermo ancora più grande, 6 pollici; Il trucco sta nel design: avanti c’è solo il display, i tasti sono dietro, secondo una felice intuizione di Lg. Sottile e potente, ha un’interfaccia minimalista e un lettore di impronte digitali per impedire accessi indesiderati. Considerata la costruzione (in metallo), caratteristiche tecniche e batteria superpotente, il rapporto qualità-prezzo è molto buono.

Non troppo costoso è pure il G3 di Lg, che forse si potrebbe ancora definire uno smartphone: è più piccolo e leggero dei concorrenti, ma ha un ottimo display Quad HD da 5,5 pollici. Versatile e veloce la fotocamera, ma anche qui ci vuole qualche tempo per abituarsi ai pulsanti sul retro.

In vendita da qualche mese, il Lumia 1520 di Nokia (ora Microsoft) adotta un display da 6 pollici Full Hd: immagini e video sono molto buoni, la camera da 20 Megapixel con obiettivo Zeiss funziona benissimo, peccato che sia difficile da portare in giro, con i suoi 209 grammi di peso e le dimensioni generose. Paradossalmente è più indicato per le signore, che possono metterlo in borsetta; c’è anche una versione più economica, il Lumia 1320.

Un buon compromesso tra prezzo e prestazioni dovrebbe essere poi il primo ibrido di Google, il Nexus 6, atteso per fine ottobre: sarà prodotto da Motorola e avrà uno schermo da 5,9 pollici, processore e fotocamera al top. E anche questo sarà enorme: i maggiori produttori di abbigliamento casual stanno già pensando a pantaloni con tasche più grandi. 

Via lastampa.it

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