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Tablet sempre più al centro della vita digitale. E la sfida si accende

Le vendite delle tavolette nel 2013 hanno ampiamente surclassato quelle dei computer da tavolo: 181 milioni di unità contro 134. Tutti i big a contendersi fette di mercato con proposte sempre più interessanti. Ai quali si è aggiunta Nokia-Microsoft


















RAPIDAMENTE, costantemente, le vendite di tablet sono cresciute anno dopo anno, in maniera implacabile. Non sono tanto gli smartphone a raccontare il cambiamento in atto nel nostro modo di vivere e lavorare, ma proprio i tablet, mobili per natura, iperconnessi per necessità. Le vendite di tablet nel 2013 hanno ampiamente surclassato quelle dei computer da tavolo, che arriveranno quest'anno, secondo le stime di IDC, a 134 milioni di unità. Ma i tablet sono diventati anche i "fratelli maggiori" dei computer portatili, che sempre secondo IDC saranno distribuiti entro fine anno in 181 milioni di unità. Le tavolette vendute saranno invece più di 227 milioni, il che la dice lunga non sul futuro, ma sul presente del mercato del "mobile computing". I tablet non sono più "gadget futuribili", macchinette per impallinati, o per giovani geek che non respirano se non sono collegati alla rete. Sono, invece, lo strumento di lavoro, d'informazione, di svago, di studio, di milioni di persone, sono le macchine che hanno già sostituito il computer per molte persone, anzi per una generazione nuova, per i ragazzi arrivati all'alfabetizzazione digitale negli ultimi due anni, sono, al fianco dello smartphone, "la" macchina della nuova era, non il pc, che è vecchio, pesante, ingombrante, non "mobile" ma "portatile".

Ecco il motivo della "guerra" in corso, guerra che viene combattuta con tutte le armi possibili, quelle della tecnologia, sempre più avanzata, sofisticata, ricca, e quella dei prezzi, importantissimi sia per arrivare in parti del mondo dove di denaro ce n'è sempre meno e dove, invece, la necessità di macchine come i tablet è sempre più alta, sia per offrire un alternativa economicamente vantaggiosa ai prezzi dei pc, ormai scesi a livelli popolarissimi.


Come possono i concorrenti provare a togliere quote alla Apple, che continua, anche se con qualche sofferenza, ad avere la maggioranza assoluta del mercato? Innanzitutto competendo sul lato della "coolness" e dell'eleganza, terreno proprio della Mela di Cupertino, ma nel quale Samsung con i suoi tablet si è mossa bene e Nokia, con questo nuovo Lumia 2520, ha  più di qualche carta da giocare. Poi, ovviamente su ecosistema e sistema operativo, e qui le cose si fanno più difficili, perché Android sui tablet non ha mai fatto faville e il mercato delle app, per quanto ricco, è fatto nella stragrande maggioranza delle volte di prodotti gratuiti e inutili, mentre per Windows la strada è tutta in salita, sia per affermare un OS alternativo in maniera radicale, sia per la scarsa disponibilità di app nel proprio market. Nulla che non possa cambiare, ovviamente, ma di sicuro per entrambe le aziende sono limiti che vanno superati. E sarà sempre più difficile, vista la strada imboccata da Apple, che offrendo gratis il sistema operativo per i pc, così come quello per smartphone e tablet, e tutte le principali applicazioni per il lavoro e lo svago, punta a mettere fuori gioco qualche concorrente e a rivoluzionare il mercato.

E poi ci sono gli altri, a partire da Sony, che con il suo Xperia Tablet S ha offerto un solidissimo ed elegante tablet, con un ecosistema ricchissimo di contenuti legati ai propri servizi online, passando per Amazon, che con il nuovo Kindle Fire HD offre un prodotto eccellente a un prezzo molto basso (con tutto il market di Jeff Bezos a disposizione per i contenuti). Per arrivare alla selva dei produttori di tablet piccoli ed economici, anche italiani, che hanno un pubblico già oggi numeroso ma destinato a crescere.

E' evidente che la mossa di Nokia sia sensata, il momento che sta attraversando, con il successo ottenuto dalla linea degli smartphone Lumia, consente all'azienda "telefonica" passata sotto il controllo di Microsoft di poter sperare di avere una certa risonanza anche nei tablet, con una proposta radicalmente alternativa a quella di Apple. La scelta di avere un superprocessore è evidentemente tesa a confermare agli scettici che con i tablet ci si può lavorare e che il vecchio pc non è insostituibile. Così come la scelta della fotocamera da 6.7 megapixel è chiaramente destinata a convincere i più giovani, che fanno un uso di foto e video assolutamente continuo e largamente superiore alla media.


Ma Apple non aspetta, rilancia, anzi si porta di nuovo un passo avanti, dopo aver aspettato molto a mettere in campo qualcosa di veramente nuovo nei tablet. Mettendo fuori mercato l'iPad 4 e lasciando solo il vecchio 2 e il nuovo iPad Air, Apple prova a giocare la sua partita come ha sempre fatto, senza calare i prezzi dei prodotti di punta, ma offrendo una varietà di scelta (e di prezzi) notevole a seconda delle configurazioni, con macchine dalla qualità indiscutibile e con un ecosistema a prova di bomba, che offre più app di chiunque altro. Il miglioramento dell'iPad Mini era inevitabile, anche se non fondamentale, ma mette al riparo l'azienda di Cupertino anche nella fascia dei tablet più piccoli, dove la concorrenza delle macchine economiche è particolarmente agguerrita. L'Air è davvero molto leggero e sottile e queste sue caratteristiche potrebbero essere determinanti nel successo di una macchina che per potenza e prestazioni non ha nulla da invidiare a un pc.

Chi vincerà? E' ancora presto per dirlo, il vantaggio di Apple nel mercato è ancora solido e quello nella tecnologia, per quanto come dimostra Nokia il margine di sia ridotto, è ancora ampio. Per mantenere questo vantaggio Apple ha sfoderato un tablet nuovo e potentissimo, gli altri non perderanno molto tempo prima di cercare il sorpasso.

Via repubblica.it

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