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Microsoft compra, boom di Nokia. Le banche centrali sotto i riflettori

Il titolo della compagnia finlandese sotto i riflettori dopo l'annuncio di Microsoft, che ne acquisisce la divisione cellulari. A Milano, l'attenzione si concentra su Stm. Avvio incerto per i listini Ue in attesa del beige book della Fed e della riunone della Bce. Lo spread sotto 240 punti base. Tokyo chiude in rally (+3%), attesi i dati sul manifatturiero Usa

 

 

 

 

 

 

 

 

MILANO - Ore 9:45. La settimana dei mercati comincia oggi a pieno regime, vista la riapertura di Wall Street dopo la festività del Labor day che ieri ha sospeso gli scambi. Nonostante emergano nuovi numeri spaventosi sugli effetti del conflitto in Siria per la popolazione, gli investitori spostano l'attenzione altrove perché l'intervento delle potenze Occidentali resta per il momento nel congelatore. La ribalta è occupata quindi dai banchieri centrali, a cominciare dalla Federal Reserve che domani pubblicherà il beige book sull'economia americana. Le decisioni sul "tapering", il ritiro degli stimoli straordinari, potranno arrivare nella riunione del Fomc del 17 e 18 settembre; segnale importante in vista di quella data sarà l'andamento della disoccupazione Usa, che verrà diffuso venerdì. Nel mezzo, giovedì, sarà la volta della Bce, che dovrebbe confermare gli attuali livelli di tassi nel primo board post-estate.

La giornata di scambi si annuncia volatile e - per il momento - incerta. I mercati europei, dopo un avvio positivo, si indeboliscono: Francoforte è poco sotto la pari, come Londra, mentre Parigi arretra dello 0,4%. Dopo il comparto delle Tlc, agitato dall'operazione da 130 miliardi di dollari che ha portato in mano a Verizon il 100% della joint venture americana con Vodafone, oggi il fermento si trasferisce al settore tecnologico: Microsoft ha annunciato l'acquisto della divisione di cellulari di Nokia per 5,4 miliardi di euro. Per le azioni della compagnia europea il boom è immediato: guadagno di quasi 50 punti percentuali all'avvio delle contrattazioni. Quanto all'Italia, a Piazza Affari il Ftse Mib registra un rialzo dello 0,4%. La notizia relativa a Microsoft accende l'attenzione su Stm, che balza di quattro punti percentuali a inizio seduta. Resta positiva l'intonazione di Telecom Italia, anche dopo i recenti rialzi.

Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi lima ancora qualche punto e si colloca a 238 punti base, con il rendimento del decennale italiano poco sopra il 4,2% sul mercato secondario. A livello macroeconomico si attendono i dati sui prezzi alla produzione industriale in Europa, il tasso di disoccupazione in Spagna e, nel pomeriggio, le rilevazioni sull'Ism manifatturiero degli Stati Uniti. Si registra intanto un avvio in leggero ribasso per l'euro che viene scambiato a 1,3167 dollari contro 1,3190 della chiusura di ieri pomeriggio. In aumento a 131,14 il cambio con lo yen. Sale a 99,60 anche il rapporto dollaro/yen.

Le Borse asiatiche hanno trattato in forte rialzo sulla fiducia di una ripresa dell'economia. I listini del Far East hanno visto l'indice Msci Asia Pacifico crescere di oltre un punto percentuale (+1,4%), mentre Tokyo ha sfiorato un balzo del 3 per cento (+2,99%).

Nonostante sia sospesa, l'operazione in Siria è comunque l'opzione più probabile per l'area. Così, dopo qualche giorno di ribasso, le materie prime si stabilizzano e in alcuni casi aggiungono qualcosa alle loro quotazion in Asia: l'oro è scambiato a 1.392,78 dollari l'oncia, contro i 1.373 di ieri. Quanto al petrolio, che in Italia ha fatto discutere per l'andamento dei prezzi della benzina, il Brent lima 16 centesimi a 114,17 dollari al barile.

Via repubblica.it

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