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Galaxy S4, la fantascienza si comanda con lo sguardo

Presentato il telefonino su cui punta Samsung per sorpassare l’iPhone













Il design è l’aspetto più rassicurante: bianco o nero (ma si chiamano frost, ghiaccio e mist, nebbia), le linee arrotondate, che ricordano il modello precedente. Forse perfino anonimo, non fosse per le dimensioni generose (pure troppo).
Per il resto, il Galaxy S4, presentato ieri a New York e in arrivo il mese prossimo in Italia, è un concentrato di invenzioni da fantascienza, una prova di forza per dimostrare che Samsung non ha più bisogno di confrontarsi con l’iPhone ma lo ha già sorpassato. Nel touchscreen, ad esempio: non serve toccare, basta avvicinare il dito allo schermo per sfogliare le foto, con un gesto in aria si cambia canzone o si accetta una chiamata. La fotocamera frontale segue gli occhi, così il telefonino capisce da solo quando è il momento di scorrere pagine ed elenchi, e se si distoglie lo sguardo, ecco che il video va in pausa, per ripartire appena lo si guarda di nuovo lo schermo.

Tutto è smart, tutto si adatta e cambia a seconda dell’uso: la pausa, lo scroll, il suono, la visualizzazione. E il Galaxy S4, grazie al led infrarossi, si trasforma in un telecomando superintelligente per gli elettrodomestici di casa, dalla tv al condizionatore (Nokia ci aveva provato anni fa, da poco l’idea è stata ripresa da Htc). Ma è anche un personal trainer che registra attività fisica e ore di sonno e tiene sotto controllo con vari accessori lo stato di salute e l’ambiente.

Il nuovo smartphone Samsung adotta un chip realizzato in casa, capace di usare tutta la potenza di calcolo per i programmi più impegnativi o solo una parte per risparmiare energia. Il display Full Hd ha gli stessi pixel di un televisore da salotto, concentrati però in cinque pollici, per una nitidezza mai vista. E viaggia sulla rete cellulare 4G, più veloce dell’Adsl.

All’hardware si aggiungono le innovazioni dei coreani nel software, che fanno del Galaxy S4 un apparecchio assai diverso rispetto allo standard Android. La fotocamera posteriore da 13 Megapixel, ad esempio, può riprendere foto e video in contemporanea con quella frontale o abbinare un file audio a un’immagine. Al momento l’utilità ci pare dubbia, ma chissà che non possano nascerne clip bizzarre e installazioni artistiche. Certamente più apprezzato sarà «S Translator», che consente di tradurre istantaneamente testi o messaggi vocali come e-mail, messaggi e chat: geniale, specie per gli italiani, di solito poco portati per le lingue straniere. Ma attenzione, perché anche il telefonino più intelligente può prendere una svista. E allora solo un cervello umano può rimediare.

Via lastampa.it

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