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App Store, 25 miliardi di download

Dalla nascita del negozio ad oggi, Apple ha pagato agli sviluppatori quattro miliardi di dollari di incassi














Venticinque miliardi di app: una media tre e mezza per ogni abitante del Pianeta. Tante ne ha vendute lo store Apple finora, ed è per questo che oggi sulla homepage della Mela campeggia la scritta: «Un miliardo di grazie 25 volte ancora». È un traguardo storico, che è valso al fortunato acquirente della venticinquemiliardesima App un buono di 10 mila dollari da spendere sul negozio Apple. Di fatto un vitalizio, visto che le maggior parte delle applicazioni ha prezzi che vanno da 79 centesimi a una decina di euro.

Apple ha anche compilato una lista delle 25 App a pagamento più scaricate, tra le quali figurano le principali applicazioni Apple, ma anche GoodReader, sviluppato dal russo Yuri Selukoff. Al primo posto di quelle gratuite, sull’App Store italiano figura invece il programma di comunicazione Skype.

Dal lancio, il 10 luglio 2008, ci sono voluti nove mesi per raggiungere la  soglia del miliardo di download, mentre i 10 miliardi sono stati toccati  il 22 gennaio 2011; la media attuale è di circa 18 milioni di app scaricate al giorno. Lo store musicale, lanciato nel 2003, ha finora totalizzato poco più di 16 miliardi di brani venduti. Così, anche se iTunes è diventato il più grande negozio di musica del pianeta, sui dispositivi iOS ci sono più app che canzoni. Legali, perlomeno, visto che per la musica il tasso di pirateria rimane molto alto, mentre la percentuale di quelli che hanno scardinato le protezioni dell’iPhone è assai inferiore.

D’altra parte, è il modello a essere diverso: Steve Jobs si battè in prima persona perché le canzoni vendute su iTunes Store non avessero lucchetti digitali e fossero compatibili con apparecchi diversi (anche non Apple). Ma poi decise di ricorrere a un sistema chiuso per l’App  Store, che è l’unico modo per installare un programma su iPhone, iPod Touch e iPad. Già da qualche anno era possibile acquistare app per smartphone (aveva cominciato Nokia con Symbian Store, poi diventato Ovi). Ma Cupertino ne ha fatto un business redditizio anche per gli sviluppatori, cui finora ha pagato quasi quattro miliardi di dollari.  Oggi le app disponibili sullo store Apple sono circa 600 mila.


Via lastampa.it

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