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WSJ: "Google spiava gli utenti Apple"

Lo rivela il quotidiano statunitense. Poche linee di codice per aggirare le impostazioni di privacy di chi utilizza Safari per connettersi al web. Google ha interrotto queste attività dopo essere stato contattato dal giornale: "Nei cookie non sono salvate informazioni personali"









GOOGLE si sveglia un po' più malvagia oggi. O meglio: il mondo ne sa un po' di più. Il Wall Street Journal ha infatti pubblicato un dossier sulle pratiche messe in atto dall'azienda fondata da Brin e Page nei confronti degli utenti che utilizzano il browser Safari, il programma per la navigazione internet della Apple, e quindi installato su tutti i Mac, iPhone e iPad.

Il sistema, svelato proprio dal quotidiano statunitense, tracciava e memorizzava il comportamento online degli utenti attraverso cookie (piccoli file di testo che contengono informazioni sulla navigazione), aggirando le impostazioni di privacy del programma. Che, per default, impedisce l'installazione di cookie.

Le informazioni di navigazione degli utenti sono fondamentali per il modello pubblicitario proposto da Google, che offre annunci personalizzati agli utenti in base ai suoi interessi.

Con un comunicato al giornale Google - il cui motto informale è "Don't be evil", letteralmente "Non essere malvagio" ma meglio tradotto come "non comportarti male" - ha dichiarato: "Nei cookie non sono salvate informazioni personali". Eppure subito dopo essere stata contattata dal Wsj, Google ha interrotto questa politica. Oltre a Mountain View altre tre aziende pubblicitarie utilizzano questo stesso metodo: Vibrant Media, WPP PLC's Media Innovation Group e Gannett Co.'s PointRoll.

Safari è il software per la navigazione a internet più utilizzato su smartphone e tablet, proprio per il successo di iPhone e iPad.

Via repubblica.it

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