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Per Apple la prossima rivoluzione è nei libri di testo














Steve Jobs, nella biografia di Isaaacson, aveva lavorato a una rivoluzione nei libri di testo fino a poco prima della morte. E certo c’è ancora la sua firma sull’ultima iniziativa di Apple, presentata oggi al museo Guggenheim di New York. Si chiama iBook 2 e servirà a portare definitivamente l'iPad tra i banchi, alleggerendo le cartelle di studenti e insegnanti, come stanno già facendo diverse scuole in tutto il mondo, e con alcuni esempi di primo piano anche in Italia di cui ci siamo occupati.
Il servizio di Apple promette intanto di semplificare la pubblicazione di testi e libri in formato elettronico, e nasce dalla collaborazione tra l'azienda di Cupertino e gli editori Pearson PLC, McGraw-Hill e Houghton Muffin Harcourt.

Il nuovo servizio, disponibile da oggi come applicazione gratuita, punta a incoraggiare gli editori ad aumentare il numero di volumi disponibili per iPad. Non solo. L'azienda californiana si rivolge anche a studenti e insegnanti, offrendo la possibilità di creare testi e altro materiale didattico in formato elettronico per rendere più coinvolgenti le lezioni. "Ci sono già 1,5 milioni di iPad in uso nelle scuole", ha detto Phil Schiller, responsabile marketing di Apple. "Gli insegnanti hanno bisogno di aiuto", ha aggiunto Schiller, "e Apple è pronta a dare il suo contributo". I nuovi testi scolastici costeranno 14,99 dollari (contro i 75 della media attuale dei libri cartacei)  e saranno disponibili per ogni materia e ogni livello.

La rivoluzione nel mondo dell'educazione sembra dunque alle porte. Rimane soltanto un problema: il prezzo. Non tutte le scuole, infatti, possono permettersi di spendere 499 dollari per acquistare a ogni studente la versione base della tavoletta Apple. Per risolvere il problema - come spiega Bethlam Forsa, responsabile dello sviluppo per Houghton - "bisogna assicurare gli acquirenti che il risparmio dei libri elettronici su quelli cartacei giustifica l'investimento iniziale nel tablet". "E'
ancora presto per stabilire se l'iPad ha favorito l'educazione", ha aggiunto Bill Rieders, vicepresidente esecutivo dell'editore scolastico Cengage Learning. "Il verdetto finale deve ancora
arrivare".

L’accordo riguarda al momento solo gli Usa,  mentre il software Author è disponibile già da ora per il download gratuito anche da noi (insieme con un aggiornamento di iTunes, la versione 10.5.3, pensata proprio per iBook 2). C’è anche un’app per iPad, iTunes U, con la quale gli insegnanti possono comunicare con gli studenti, inviare appunti, assegnare i compiti. E ovviamente, per libri si intendono sempre testi multimediali, con foto, immagini, audio e video. L’app iTunes U è gratuita e tra le prime istituzioni che hanno aderito all’iniziativa di Apple ci sono Duke, Yale, Harrisburg Area Community College, Massachusetts Institute of Technology, e la Open University.

Via lastampa.it

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