tag foto tag foto tag foto tag foto

Ces 2012, la tecnologia del futuro è diventata invisibile

Alla fiera dell'elettronica, i prodotti che ci cambieranno la vita

















Uno spettro si aggira per Las Vegas: lo spettro di Apple. Anzi della tv di Apple, che per ora esiste solo nei siti specializzati in indiscrezioni hitech e nella biografia autorizzata di Steve Jobs, dove se parla come uno dei suoi ultimi progetti. Debutterà - pare - entro l’anno, ma intanto al Consumer Electronic Show che si è aperto ieri è tutta una corsa a presentare apparecchi intelligenti, potenti come computer, connessi a Internet, capaci di dialogare con telefonini e tablet.

Smart è la parola d’ordine, così il televisore è personalizzabile con le app, come i telefonini (smart content), ma si può aggiornare con software e accessori hardware (smart evolution) ed è possibile comandarlo con la voce o il movimento (smart interaction). Troppo complicato? Forse, ma con i prezzi delle tv in calo, è indispensabile inventarsi qualcosa.

L’alta definizione è arrivata anche sugli schermi più piccoli e il 3D, per quanto non particolarmente apprezzato per via degli occhialini, è ormai una dotazione standard, come la possibilità di connettersi al web o al computer di casa. Compaiono le prime soluzioni integrate, dove è possibile noleggiare un film col computer e vederne una parte in salone sulla tv e l’altra in camera da letto sul tablet. Ma il bello è che ora si può fare anche il contrario, partendo dal tablet o dal televisore (e qui Sony e Samsung sono in vantaggio sugli altri).

In attesa della tv di Apple, che potrebbe ridefinire lo standard del mercato, come fece cinque anni fa l’iPhone con la telefonia mobile, alcune tendenze sembrano delinearsi. I telecomandi, ad esempio, hanno meno tasti e si azionano con i gesti o la voce (Lg), i display sono ad altissima definizione (il quadruplo dell’attuale Full HD), si diffonde la tecnologia Oled che riproduce i colori con realismo e precisione mai visti (a caro prezzo però).

E il design: i nuovi televisori sono spessi pochi millimetri, hanno cornici quasi invisibili, si appendono al muro non come quadri ma come fogli di carta. È la meraviglia della tecnologia, che più si evolve e più tende a scomparire, così la tv del futuro assomiglia alla sua metafora: non è un oggetto fisico, ma una finestra aperta sul mondo.

Sottili, anoressici, leggerissimi: anche i computer tendono a scomparire, con gli Ultrabook, categoria inventata da Intel, che produce i chip. Come il MacBook Air di Apple, adottano hard disk a stato solido, veloci e sicuri; a produrli Lenovo, Samsung, Hp, Acer. Anche per gli Ultrabook vale il discorso delle tv: i netbook si vendono meno di qualche anno fa, i margini sono bassi, i grandi dell’informatica puntano su apparecchi più evoluti e più costosi, che a volte si trasformano in tablet, tanto per non lasciare scoperta nessuna nicchia di mercato. Le tavolette, intanto, diventano potenti come i computer: due anni fa avevano un solo processore, al Ces sono apparsi i primi esemplari con chip quad-core, per ora più utili per il marketing che nell’uso di tutti i giorni.

La differenza vera potrebbe farla la connessione Thunderbolt, che permetterà di trasferire dati a velocità 20 volte superiori alla Usb 2: un film intero passerà dal pc a un hard disk esterno in un secondo.

Microsoft, grande esclusa dalla competizione tra Apple e Google, lancerà entro l’anno Windows 8, che porterà su tablet e computer un’interfaccia simile a quella di Windows Phone: niente icone, ma tante mattonelle quadrate. Per Steve Ballmer è l'ultima volta a Las Vegas: dal 2013 Microsoft abbandonerà il Ces, un colpo duro per la fiera dove sono stati presentati negli anni il videoregistratore, il compact disc, il Commodore 64, il dvd, la XBox, e mille tecnologie di uso comune.

Via lastampa.it

Nessun commento

Powered by Blogger.