Nel 2012 un tablet gratis ma non da Hp, Dell, Asus e Asustek

Secondo voci di corridoio raccolte dal sito Digitimes tra i distributori e i rivenditori americani, entro il 2012 i maggiori produttori di pc del mondo getteranno la spugna sul ring dei tablet. Dell, Hp, Acer e Asustek sembra che stiano prendendo atto del fatto che non riusciranno ad avere la marcia in più per competere con i vari Apple, Amazon e Barnes & Noble.

Il terreno di scontro del prossimo anno sarà, in particolare, quello dei tablet a basso costo, come il Kindle Fire di Amazon, proposto in questi giorni negli Usa a 199 dollari e il prossimo Nook Simple Touch di Barnes & Noble che dovrebbe essere messo in vendita a 99 dollari. A questi prezzi gli storici vendor di hardware non possono competere, sostengono gli operatori americani, a causa del loro modello di rivendita che prevede un margine per tutta la catena distributiva.

La differenza sostanziale tra il modello di una Hp e di un Amazon riguarda principalmente i servizi inseriti nell'offerta di un tablet. Amazon, infatti, si aspetta di recuperare lo scarto tra il prezzo industriale del tablet e il prezzo di vendita, se esiste, con il guadagno attraverso l'abbonamento a librerie di eBook, giornali e multimedia cosa che un costruttore di hardware non può permettersi, visto che questi servizi dovrebbe pagarli al fornitore di contenuti. Se questo modello dimostrerà di funzionare è possibile che già entro l'anno prossimo potremmo avere un tablet gratis, o in comodato d'uso, un po' come succede già nelle offerte degli smartphone.

Inoltre, il contenuto volume di vendite dell'iPad 2 fatto registrare dall'iPad 2 rispetto a quelle dell'iPad dimostra che il prezzo può realmente fare la differenza. In particolare, chi aveva le possibilità di acquistare un tablet a più di 400 dollari l'ha già fatto, ora è il momento di guadagnare quote tra gli utenti che non hanno una capacità di spesa così alta.

In ogni caso, una ricerca dello stesso Digitimes sostiene che nel 2012 si venderanno 95 milioni di tablet Pc nel mondo. Staremo a vedere.

Via lastampa.it