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Si inceppa la corsa verso il miliardo Il calo di utenti fa irritare Facebook

















I dati rivelati da un blog: "Crolla il numero di iscritti". Gelo di Palo Alto: "Una leggenda metropolitana". Ma i numeri ufficiali non arrivano

La corsa al miliardo di utenti, obiettivo a medio termine di Mark Zuckerberg, sembra però negli ultimi mesi aver subito un rallentamento. La crescita prosegue e il traguardo dei 700 milioni di iscritti sembra ormai a un passo, ma in alcune nazioni, secondo il blog specializzato Inside Facebook, che ha analizzato dati provenienti dalla piattaforma di advertising del social network, il numero di utenti, invece di salire, diminuisce.

E non si tratta di Paesi di poco conto: negli Usa, a maggio, Facebook avrebbe perso quasi sei milioni di iscritti, passando da 155,2 a 149,4 milioni di “abitanti”. Un calo significativo si è registrato anche in Canada, un milione e mezzo in meno di iscritti e in Regno Unito, Norvegia e Russia, che hanno perso all’incirca centomila utenti ciascuno.

Il sito in blu ha incamerato però milioni di iscrizioni nei principali Paesi emergenti: è quasi riuscito a sfondare in Brasile, dove aveva finora regnato incontrastato il social network di Google, Orkut e ha fatto segnare significativi incrementi in India, Messico, Indonesia, Filippine e Argentina.

Gli acquisti compensano perciò le defezioni; resta il fatto che, come nota Inside Facebook, una volta che il social portalone è stato adottato all’incirca dalla metà della popolazione in un dato mercato, la sua crescita sembra arrestarsi, perlomeno questa appare la dinamica nei mercati maturi, dove “faccialibro” è stato adottato anni orsono. Fin qua, la cronaca, che racconta però solo una parte della storia. L’altra la si intuisce dalle reazioni.

Il titolo del rapporto (“Grosso calo di traffico per Facebook in Usa e Canada”) deve aver fatto innervosire parecchia gente, là a Palo Alto, dove ha sede il colosso del networking, inducendo poche ore dopo, la portavoce del sito a rilasciare una smentita piuttosto stizzita, facendo sapere nell’ordine che: “la piattaforma di advertising consente solo delle stime di ampio respiro e non è progettata per monitorare la crescita del sito”, “la società è molto compiaciuta della crescita e del modo con cui le persone sono coinvolte in Facebook”; “più della metà dei nostri utenti attivi, visitano Facebook ogni santo giorno”.

La portavoce ha liquidato le storie come leggende metropolitane che si ripresentano ogni estate, con lo scopo di preconizzare lo scoppio della “bolla” Facebook. Non ha fornito però alcun dato ufficiale a supporto delle sue dichiarazioni, limitandosi a indirizzare i commentatori al rapporto della società di ricerca ComScore, che dipinge uno scenario più favorevole al network; secondo ComScore, il sito avrebbe guadagnato tre milioni di utenti negli Stati Uniti, invece di perderne sei.

Di verità dunque ce n’è più d’una, anzi ce ne sono molte: quelli di Inside Facebook dopo la secca smentita al loro articolo, si sono presi la briga di mettere a confronto le misurazioni di vari istituti di ricerca, scoprendo che, a seconda delle fonti adottate, la crescita del sito risultava lenta, rapida o inesistente.

La brusca reazione dello staff di Facebook ha dunque qualche ragione d’essere. Certo, a Palo Alto si degnassero di fornire qualche dato di prima mano (gli ultimi risalgono a parecchi mesi fa, quando il sito aveva raggiunto il mezzo miliardo di utenti), renderebbero vana qualsiasi speculazione e allontanerebbero del tutto il sospetto, probabilmente infondato ma umano, che abbiano qualcosa da nascondere.

Fonte lastampa.it

2 commenti:

  1. adesso che sono implicati in borsa se ne guardano bene dal pubblicare le statistiche e i trend riguardo le iscrizioni!

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  2. Visto anche il netto calo di iscrizioni di quest'ultimo trimestre, sarà la fine di Facebook?

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