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Obama contro censura, rete 'ombra' a dissidenti














 

50 mlilioni di dollari da Casa Bianca per internet libero contro regimi

 WASHINGTON - L'esportazione della democrazia, formula cara a George W. Bush, con Barack Obama non passa piu' solo attraverso le armi. Oggi, gli Stati Uniti, per abbattere i regimi autoritari, puntano molto sulla libera diffusione di Internet. La 'primavera araba', durante la quale i veri protagonisti sono stati i blogger e i social network, ha dimostrato che difendere la rete, in giro nel mondo, e' ormai il modo migliore per aiutare i dissidenti ad aggirare la censura.
Come titola in prima pagina il New York Times, la Casa Bianca sta facendo grandi sforzi, anche finanziari, per creare collegamenti internet e di telefonia mobile ''fantasma'', in modo da dare nuova forza alle rivolte contro i dittatori in giro nel mondo che, non a caso, appena possono colpiscono il dissenso bloccando la rete e le telecomunicazioni. Il Dipartimento di stato e il Pentagono hanno gia' speso almeno 50 milioni di dollari per creare una rete indipendente di telefonia mobile in Afghanistan, usando i ripetitori delle basi militari nel paese. L'operazione e' mirata a contrastare l'abilita' dei talebani a spegnere le telecomunicazioni afghane ufficiali. Il governo americano, inoltre, sta finanziando la creazione di reti wireless nascoste per permettere agli attivisti di comunicare oltre la portata dei governi in paesi come Iran, Siria e Libia. Un altro progetto, forte di uno stanziamento di 2 milioni di dollari, riguarda lo sviluppo di ''internet in valigia'', una sorta di kit on-line, portatile, in grado di essere contrabbandata oltre confine e attivata per permettere comunicazioni wireless collegate alla rete Internet mondiale. I piani hanno ricevuto un'accelerazione dopo che il regime egiziano di Mubarak ''spense'' la rete durante le proteste all'inizio di quest'anno.
E anche nelle ultime settimane, anche il governo siriano ha piu' volte temporaneamente sospeso gran parte dell'Internet nel Paese, in modo da ostacolare la diffusione della protesta e la mobilitazione dei dissidenti. A guidare questo nuovo corso della diplomazia americana, e' proprio il capo del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton: ''In giro nel mondo - ha spiegato di recente l'ex first lady - vediamo ogni giorno sempre piu' persone usare Internet, la telefonia mobile e le altre tecnologie, per dare piu' forza alla loro voce e alle loro proteste contro l'ingiustizia, e per realizzare le proprie speranze di liberta' e democrazia. Siamo di fronte a un'opportunita' storica per gli Stati Uniti di cambiare il suo concetto di aiuto. L'America e' concentrata ad aiutare questa forma di dialogo delle persone tra di loro, delle loro comunita' e dei loro governi con il resto del mondo''.

Fonte Ansa.it

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