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Apple è il marchio più prezioso del mondo.












Dopo 4 anni il 2011 Google perde lo scettro di brand dal maggior valore a livello globale. A superare la creatura di Larry Page e Sergey Brin è stata un´altra società a stelle e strisce: Apple. Secondo quanto emerso dalla classifica BrandZ Top100 elaborata dal 2006 da Millward Brown, controllata del colosso mondiale della comunicazione Wpp, il gruppo di Mountain View nel corso degli ultimi 12 mesi ha visto il valore del proprio brand scendere del 2% a 111,498 miliardi di dollari.

Nello stesso periodo i 13 settori presi in considerazione per elaborare il ranking sono cresciuti mediamente del 17%. A fare meglio di tutti sono stati il comparto assicurativo, in rialzo di ben il 131%, il fast food (+22%), il lusso (+19%) e il tecnologico (+18%).

La società di Steve Jobs è riuscita a scavalcare Google grazie ad una rivalutazione del proprio brand dell´84%: Millward Brown valuta il marchio di Cupertino 153,285 miliardi di dollari. La classifica 2011 porta ad un incremento di valore nell´ordine dell´859% dal 2006 e assegna al marchio della mela circa il 48% del proprio valore di Borsa, prossimo ai 320 miliardi di dollari.

Alla base del successo di Apple diversi elementi: la cura meticolosa per i dettagli, la crescente considerazione dei suoi prodotti come marchi di lusso e il cambio di regole in termini di pricing model. Da non sottovalutare inoltre il lancio nel corso del 2010 dell´iPad, prodotto di punta di Cupertino.

La rivoluzione tecnologica/digitale in atto emerge chiaramente dall´analisi della classifica: 4 dei primi 5 posti sono occupati da società del comparto, con la prima realtà non tecnologica rappresentata da Mc Donald´s. Il marchio del maggior produttore mondiale di hamburger è valutato 81,016 miliardi di dollari, in crescita del 23% rispetto al 2010.

I cambiamenti a livello di equilibrio economico globale si notano anche a livello di peso delle varie realtà nazionali. L´intervista fatta a 2 milioni di consumatori in 30 nazioni ha infatti visto le società cinesi arrivare a collocare 12 loro brand nei primi 100 posti. Il valore complessivo dei marchi inseriti nel ranking di Pechino si attesta così a 259 miliardi di dollari, circa l´11% del totale dei top 100. Significativa la progressione degli ultimi anni: l´anno scorso i gruppi cinesi erano 5, nel 2006 solo 2. La crescita dei così detti Paesi emergenti fa da traino anche alle aziende indiane e brasiliane.

Compiendo un´analisi continentale si nota come in America a guidare le società dal marchio di maggior valore sia ovviamente Apple, in Europa sia Deutsche Bank, in Asia China Mobile, in Inghilterra Vodafone e in America Latina Petrobras.

A livello settoriale emerge invece come il comparto finanziario paghi ancora lo scotto della crisi: se Wells Fargo è cresciuta del 97% nel suo valore, il settore ha ampiamente sottoperformato con una rivalutazione di appena il 9%. A pesare sono state per esempio le performance negative di Bank of America (-43%), Goldamn Sachs (-9%), HSBC (-4%) e Santander (-37%).

Tra le sigole società, a livello mondiale è infine da segnalare la corsa di Facebook, salita del 246% a 19,102 miliardi di dollari. La drammatica vicenda del Golfo del Messico ha invece pesato sulla valutazione del brand di Bp, in calo del 27% a 12,542 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda l´Italia, a non far ammainare completamente la bandiera tricolore è stata la galassia di Telecom Italia. La capogruppo, prima realtà del Bel Paese, si classifica al 75 posto con un brand valutato 11,609 miliardi di dollari, la controllata Tim invece è posta al 95 posto grazie alla progressione del 21% che ha portato il marchio a essere valutato 8,838 miliardi.

Fonte Riccardo Designori Virgilio economia

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